Caltagirone: Città della Ceramica

Erta tra i monti Erei e i Monti Iblei, Caltagirone è un piccolo comune in provincia di Catania famoso soprattutto per le sue ceramiche. L’arte barocca, il profumo degli agrumi e i vivaci colori delle ceramiche accompagnano i turisti e gli abitanti nelle loro passeggiate, offrendo sensazioni uniche che vale la pena vivere.

“La bellezza è negli occhi di chi guarda” non vale solo per le persone, ma anche per i luoghi e i paesaggi che ci circondano. Arte barocca, il profumo degli agrumi che emanano gli alberi del centro storico e gli allegri colori delle ceramiche che pervadono ogni angolo: è questo quello che offrirebbe una tipica giornata estiva nella storica città di Caltagirone. Nella Sicilia orientale, erta tra i Monti Erei e gli Iblei, Caltagirone è un comune della provincia di Catania in cui non c’è il mare, non offre paesaggi suggestivi, ad eccezione di qualche belvedere e non è una metropoli in grado di offrire ai suoi abitanti i divertimenti più disparati. Eppure, ogni anno, grazie alla sua arte, la storia e le tradizioni che la caratterizzano è in grado di attirare l’attenzione di un gran numero di turisti.
L’aggettivo che meglio riuscirebbe a descrivere una città come Caltagirone, conosciuta appunto come “Città della ceramica” è variopinta, in particolare per le maioliche del centro storico che accompagnano gli abitanti e i turisti durante le loro passeggiate. Nel centro storico, quasi tutti i monumenti presentano decori in ceramica e in particolare vale la pena soffermarsi sulla famosa Scala da Matrìci costruita nel Seicento con l’obiettivo di collegare la zona antica della città con quella nuova e decorata successivamente negli anni Cinquanta con maioliche che richiamano motivi isolani. La scala, composta da 142 gradini, oltre ad essere importante dal punto di vista artistico, risulta essere perfettamente “instagrammabile” proprio per le sue caratteristiche estetiche.

Il luglio calatino

Ogni anno, durante il luglio Calatino, tra il 24 e il 25, in questa vengono disegnati alcuni dei simboli principali di Caltagirone, come ad esempio l’aquila, tramite delle candele colorate che la sera vengono accese contemporaneamente dai Calatini disposti lungo i 130 metri della scala e proprio questa tradizione, oltre a creare un forte impatto visivo, crea un grande senso di appartenenza negli abitanti che da sempre sono molto orgogliosi delle proprie tradizioni. 

Fonte: Giuliana Scimonetti- Scala Santa Maria del monte nel luglio calatino



Il luglio Calatino, oltre a celebrare alcune delle feste che sono motivo di vanto per i suoi abitanti, è anche uno dei periodi migliori per coloro che sono curiosi di conoscerne il folklore. Infatti, durante quel mese, oltre alla scala illuminata, i calatini festeggiano la festa del Santo Patrono e la serata della villa, in onore di quest’ultimo, che si conclude con concerti musicali e grandi spettacoli pirotecnici. 

Fonte: Giuliana Scimonetti- Serata della Villa nel luglio Calatino


Tra storia e street art

Proprio per l’arte da cui è pervasa in ogni angolo, Caltagirone può essere definita come una piccola mostra d’arte in cui sono visibili non solo le opere finite ed esposte in vetrina ma anche il lavoro che vi sta dietro quelle splendide realizzazioni, in particolare grazie alle numerose botteghe che si affacciano sulla strada, in modo da poter essere viste dai passanti. Inoltre, negli ultimi anni, passeggiando per i suoi carruggi è possibile vedere varie forme di street art, ispirate alla tradizione con la riproduzione delle teste di Moro ma anche ai racconti popolani, come quello visibile nella zona Acquanuova, dove si narra che una ragazza abbia visto la Madonna.

La Caltagirone di Averna e Dolce&Gabbana

Grazie alle sue caratteristiche locali, Caltagirone non è sfuggita neanche agli occhi di importanti brand come Averna e Dolce &Gabbana che hanno usato la sua immagine a scopi commerciali. In particolare, il brand di alta moda Dolce&Gabbana lanciò la capsule maioliche nella collezione dell’estate 2015 con il colori dominanti del blu e del bianco e nell’estate 2020 sceglie Caltagirone, tra le altre mete siciliane, per la proiezione del documentario “Devotion” di Giuseppe Tornatore, che celebra le bellezze siciliane che hanno ispirato il loro lavoro. Nel 2020 compare poi anche nello spot dell’Amaro Averna “open Sicily”. 


Se è vero che la bellezza sia negli occhi di guarda, non si può negare che Caltagirone, negli anni, si sia rivelata essere una bellezza che vale la pena scoprire. È sfarzosa ma mai eccessiva, è arte ma è anche storia e cultura. Non è una grande metropoli, ma nel suo piccolo riesce a soddisfare le esigenze dei suoi cittadini che, quasi come tutti i Siciliani, sono sempre molto orgogliosi della propria Terra. Non c’è il mare, ma anche in estate riesce ad accaparrarsi molti turisti usando solo la propria bellezza. Magari non sentirete l’odore del mare, ma sentirete odore di casa perché è molto accogliente e per il calore che riescono a trasmettere i suoi abitanti.