Cumiana: un anfiteatro naturale in cui perdersi

Cumiana è un mosaico di frazioni e borgate disseminate tra pianura e montagna, tre vette incorniciano il centro del paese formando un anfiteatro naturale. Cumiana è al contempo luogo di incontro e spazio per rimanere soli.

Esiste un paese in provincia di Torino che si chiama Cumiana ed è il posto dove io sono cresciuta. Arrivando da lontano ciò che si vede davanti a sé è un lungo stradone alla fine del quale si stagliano tre vette che circondano il centro del paese formando un anfiteatro naturale. Cumiana è un mosaico di frazioni e borgate sparpagliate tra pianura e montagna, collegate tra loro da strade non sempre asfaltate.

Si tratta di un luogo estremamente sconosciuto ma che riesce sempre a lasciare un ricordo in chiunque si trovi, anche per sbaglio, ad incontrarlo. Se per giungere alla piazza centrale basta seguire qualche indicazione stradale, allontanandosi dal centro la realtà si complica. I cumianesi amano presentare il loro gioiellino come quello che, tra leggenda e verità, sembra essere uno tra i comuni con più borgate nel mondo. Certo è che le sue frazioni sono tante e variegate, disseminate di colorati piloni votivi e piccole chiesette.

La piazza: il luogo d’incontro

Non è sicuramente però per la sua estensione che il paese è caro ai suoi abitanti. Ciò che lo caratterizza è il suo essere un luogo di incontro in cui le persone si conoscono e grandi famiglie da anni vi crescono. La sinergia creata tra luoghi e persone e il durevole legame con il territorio fanno sì che ogni frazione sia conosciuta per i volti che accoglie. Ecco allora che spesso alcuni abitanti vengono associati alla propria borgata dando vita ad espressioni come “Luigi du Pasqué” o “Piero du Bivio”. Proprio queste pratiche contribuiscono fortemente ad alimentare il senso di appartenenza alla comunità.

Piazza centrale di Cumiana
Piazza centrale di Cumiana

Senza dubbio è la piazza centrale ad essere il nodo nevralgico del paese e il luogo dove le persone si possono ritrovare. Rotonda e ampia ospita al centro una grande ala del mercato che viene incorniciata tutt’intorno da piccoli negozi e bar. Sempre osservata dalla punta azzurra del campanile della chiesa della Motta, la piazza accoglie ogni giorno tutti i suoi abitanti: dagli studenti che la mattina presto si dirigono verso la scuola ai signori che incominciano la giornata regalandosi del tempo in compagnia seduti ai tavolini dei bar, dai gruppi di ragazzini in bicicletta che vivono i loro primi momenti di libertà ai lavoratori che finiscono la giornata rilassandosi davanti ad un aperitivo. La piena vitalità si ritrova il venerdì mattina quando la piazza apre le porte al mercato settimanale. Tra bancarelle storiche e giovani agricoltori locali, questo rimane un appuntamento immancabile per molti dei suoi abitanti.

Le montagne: gli spazi in cui perdersi

Nonostante tutto ciò il vero potere segreto di questo luogo sono i suoi panorami. Proprio i mille sentieri che si intersecano sui pendii delle montagne offrono la possibilità di perdersi e vagare immersi nella natura. Le tre vette garantiscono la vista di tutta la pianura fino alle porte di Torino. Il paesaggio più significativo è sicuramente quello che regala la Rocca, una vetta accompagnata da una chiesetta, che definita e solitaria accoglie e incuriosisce chi per la prima volta giunge a Cumiana, così come richiama familiarmente chiunque vi ritorni.

Cumiana sembra essere un paese dove il tempo si ferma e le tradizioni si tramandano, in cui l’uscita delle scuole ancora rimane un evento intorno a cui il paese si muove, dove il gelataio della piazza per tutti rimane il luogo dove darsi appuntamento, dove le campane della fine della messa domenicale segnano il momento in cui di colpo la piazza da vuota si riempie completamente. Allo stesso tempo questo luogo è molto di più, è un concentrato di opposti: un luogo dove si può facilmente trovare una mano alzata in segno di saluto e al contempo un sentiero libero nei boschi dove potersi perdere, un luogo da cui voler fuggire, ma anche dove saper di poter sempre ritornare.