Sangiovese: dalla tavola alla vasca

Sangiovese, principio e genesi di generazioni di vini

In principio era il Sangioveto e il Sangioveto era presso vaste lande di terra contese da Umbria, Toscana, Marche e Romagna. Ed ogni vitigno a bacca rossa creato fu per mezzo di lui.

Tra le terre marchigiane ed umbre, toscane e romagnole affondano le radici della storia del vitigno italiano più famoso nel mondo, quello del Sangiovese.

È il vitigno più diffuso nel cuore dell’Italia ed è principio e genesi di generazioni di vini.

Dal Sangiovese nascono infatti la gran parte dei vini rossi prodotti in provincia di Perugia e in quella di Terni. A seconda di come viene vinificato, ne nascono altrettanti. Alcuni in purezza, altri in acciaio che assumono i caratteristici profumi floreali e leggermente fruttati, dal sapore fresco e dalla buona acidità e altri ancora maturati in legno, uscendone più corposi e dai profumi speziati e fruttati.

Protagonista nel tempo e nello spazio

Il famoso vino è protagonista nel tempo e nello spazio del panorama umbro, dal più remoto passato al presente più innovativo, dalle tavole in legna dei commensali alle vasche più futuristiche in marmo.

Dal più remoto passato, perché pare che il Sangiovese fosse già noto agli Etruschi; a confermarlo le rotte commerciali di quest’ultimi, ormai ricoperte dai borghi medievali caratteristici del territorio umbro e dai vitigni della Toscana, dell’Umbria e della Romagna.

Dalle tavole in legna dei conventi romagnoli sulle quali, secondo la leggenda, gli è stato conferito il nome che lo rende oggi tanto noto. Pare infatti che derivi da Sangui Jovis, sangue di Giove, attribuitogli da uno dei monaci di un convento delle terre romagnole, nei pressi del monte Giove, durante un banchetto in onore di papa Leone XII.

Al presente innovativo, che lega il Sangiovese a nuove pratiche di degustazioni lente immerse in percorsi enogastronomici green e sostenibili.

Alle vasche più futuristiche in marmo, con i trattamenti di benessere della pelle meglio noti sotto il nome di vinoterapia.

Cos’è la vinoterapia

vinoterapia

Nonostante sia un trattamento beauty all’avanguardia che sfrutta le numerose proprietà e i principi attivi dell’uva per soddisfare il benessere psico-fisico della persona, la vinoterapia era già utilizzata anticamente dai Romani, dai Greci e dalle popolazioni arabe. Anche Caterina Sforza, figlia del Duca di Milano, nel XV secolo rinascimentale, era solita beneficiare di trattamenti di bellezza a base di vino.

Da alcune ricerche condotte da Matilde Cathiard – figlia di viticoltori francesi e fondatrice della Caudalie, azienda produttrice di cosmesi di grande successo – e suo marito Bertrand Thomas, in collaborazione con l’Università di Bordeaux, sono state dimostrate tutte le proprietà dell’uva che entrano in scena nei trattamenti di vinoterapia: l’uva possiede infatti capacità rivitalizzanti e antiossidanti che permettono di contrastare l’azione dei radicali liberi e quindi rallentare l’invecchiamento della pelle.

La vinoterapia vede principalmente il vino rosso e il mosto come protagonisti dei trattamenti antiossidanti, disintossicanti e tonificanti. Insieme al vino, spesso, vengono usate anche le foglie della vite rossa che, come il suo frutto, ha delle straordinarie proprietà e dona benefici all’organismo.

Il vino funge da tonico e disintossicante, oltre ad essere un ottimo bioattivatore estetico. Ha anche un’azione depurativa e antistress, tant’è che favorisce il rilassamento e la depurazione dell’organismo.

Svolge inoltre un’azione dimagrante che rimodella la figura del corpo, rassodandolo. Ma la vinoterapia non è solo sinonimo di trattamenti di bellezza. Agisce infatti anche contro i problemi di elasticità e di idratazione della pelle e favorisce la micro circolazione.

I trattamenti: come e quali sono

Il trattamento inizia con un peeling completo e bendaggi per preparare la cute, eliminando la pelle morta e dilatando i pori.

Oltre all’uva fresca, questa terapia prevede l’utilizzo di concentrato di mosto e oli di vinacciolo, il tutto arricchito con vitamine e oli biologici.

Tra i trattamenti più richiesti e famosi c’è sicuramente la mosto-terapia, un bagno caldo a base di vino fresco ed oli essenziali che rendono ancora più intense le proprietà tonificanti ed esfolianti del vino stesso.

Nei trattamenti sono utilizzate anche polveri, creme ed estratti realizzati con uva, vino e foglie di vite, ma anche massaggi e bagni in grosse vasche di vino.

Tutti questi trattamenti allietano l’epidermide ed eliminano lo stress, distendendo la pelle e rigenerando il corpo e lo spirito, oltre che a far bene al corpo: se ne esce ricaricati, energici e pronti ad affrontare con più slancio la vita di tutti i giorni.

Immergersi in una vasca di Sangiovese

vasca da bagno per vinoterapia

Il fenomeno della vinoterapia si è diffuso in tutta Italia, dopo essersi sviluppato in Francia.

Sparsi su tutta la penisola, sono infatti diverse le spa e le terme in cui è possibile provare trattamenti al vino. Tra questi quelli a base di mosto d’uva sangiovese.

Nei centri di vinoterapia umbri, è il protagonista di trattamenti stimolanti, energizzanti ed antistress resi efficaci dalle bucce e dai vinaccioli. Particolarmente utilizzato per la conservazione della pelle, grazie ai suoi innumerevoli minerali, è utilizzato anche per i massaggi, per via delle sue proprietà calmanti e rilassanti.

Ancora, è utilizzato per trattamenti realizzati sotto forma di scrub e maschere a base di vinacce, vinaccioli e acque termali a cui seguono massaggi a base di acini freschi e oli essenziali. È possibile anche immergersi del tutto in vasche moderne e colme di sangiovese e procedere a bagni rilassanti o a idromassaggi al mosto sangiovese che riattiva la circolazione favorendo il drenaggio.

In Umbria, come ne Le Cronache di Narnia

In Umbria, tra i profumi dei vigneti e degli ulivi secolari, il colore delle strade di campagna si miscelano perfettamente col verde mozzafiato del panorama in cui si fanno spazio e con il caratteristico colore mattone dei suoi borghi medievali.

È qui, in un paesaggio fiabesco che sembra uscito da Le Cronache di Narnia, che trova spazio un po’ di modernità. In queste terre, che ha fatto dell’uva e dei suoi vini motivo di vanto, si ergono silenziosi come i respiri dei suoi vigneti numerosi centri di vinoterapia.

Quelli più conosciuti si trovano in uno dei più bei borghi italiani, Torgiano in provincia di Perugia, nata dai resti di un castello medievale.

Nella spa de Le Tre Vaselle – dal caratteristico design che richiama il grappolo dell’uva – è possibile immergersi completamente nei profumi caldi del sangiovese, insieme alle sue foglie di vite rossa e succo d’uva.

Qui il Sangiovese accompagna ogni momento del trattamento dal bagno dall’azione antiossidante, drenante e rivitalizzante alla degustazione, dal bendaggio freddo al vino al massaggio rilassante con oli vinaccioli.

L’Umbria è il posto perfetto in cui vivere e vedere declinato a 360° il vino.

Vivere il vino significa provare un’esperienza mai trascorsa tra gli aromi e le fragranze della terra e dei suoi frutti, completamente inebriati dai profumi dei suoi vigneti, incantati dal colore rosso del vino fortemente valorizzato dal verde smeraldo che lo circonda e lo abbraccia quasi fosse una madre, quasi a proteggerlo e tutelarlo.

È vivere l’essenza e la delicatezza delle carezze setose del vino, del suo mosto e delle foglie di vite rossa.

È vivere il vino qui e solo qui, nelle terre umbre in cui sembra che Bacco abbia incontrato Venere, essersene innamorato e scelto di continuare a vivere qui, in queste distese infinite di verde.