Osservatorio Non Food di GS1 Italy – le tendenze del 2022

Quali sono i settori del mercato Non Food che spiccano il volo nel 2022? 

L’osservatorio Non Food 2022 di GS1 Italy intende dare un’immagine chiara delle scelte di consumo degli italiani nel periodo post pandemico in 13 aree del non alimentare: dall’elettronica di consumo al mercato tessile, dall’abbigliamento all’ottica e così via. 

  1. Le nuove sfide del mercato del Non Food
  2. Le esperienze phygital: i canali di vendita più utilizzati
  3. Le 13 categorie analizzate da GS1 Italy
  4. Criteri di analisi Osservatorio Non Food 2022
  5. Direttive per le imprese per lo sviluppo futuro delle strategie di mercato

Le nuove sfide del mercato del Non Food

Dopo una battuta d’arresto inevitabile causata dalla questione pandemica, la domanda per i prodotti non alimentari torna a salire. Nell’edizione del 2022 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy – lo studio che punta a fornire un’immagine definita delle tendenze nelle scelte e nei comportamenti di consumo del Non Food degli italiani – si registra una crescita annua di +12% del parco clienti per quei settori del mercato non alimentare analizzati. 

Un aumento del guadagno fino a 104,7 miliardi di euro: una somma che tende da una parte al recupero del calo dovuto all’emergenza sanitaria nel 2020, dall’altra ad avere un valore addirittura superiore agli anni precedenti. Ad esempio tra il 2017 e il 2021, la crescita annua registrata si manteneva su una media del +2,2%.

Come illustra  Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy, il biennio 2020/2022 è caratterizzato dal proliferare di nuove abitudini dei consumatori che rappresentano le principali sfide – inflazione, e-commerce e phygital –  a cui deve dar conto il mercato Non Food di oggi per “poter definire al meglio le strategie di sviluppo dei prossimi anni, in un contesto che sarà molto diverso da quello precedente e che dovrà tenere conto anche delle tendenze inflazionistiche e dell’esplosione del digitale, a cui i vari contenitori commerciali dovranno reagire con scelte esperienziali sempre più efficaci».

Tuttavia, dal momento in cui gli ultimi eventi su scala internazionale muovono le redini di un mercato dei generi primari sempre più costoso e di un caro bollette sostanzioso, molti italiani decidono di rimandare l’acquisto di prodotti Non Food a “tempi migliori”. 

Lo dimostra il sondaggio sul sentiment dei consumatori effettuato da Metrica Ricerche per l’Osservatorio Non Food: dai risultati si evince che un’alta percentuale degli intervistati (tra il 50% e il 70%) afferma che l’acquisto dei prodotti Non Food sarà decisamente minore negli ultimi mesi di quest’anno.  

Le esperienze phygital: i canali di vendita più utilizzati

Non è un segreto che la Pandemia e il LockDown siano stati i migliori insegnanti del digitale

Nel biennio 2020/2022 è cambiata la modalità con cui si fanno acquisti: lo shopping online è la tendenza che maggiormente si è evoluta in quest’ultimo anno. 

Infatti, l’indagine mostra che dal periodo prepandemico ad oggi, il 30% dei consumatori ha modificato i propri comportamenti d’acquisto; soprattutto vertendo il proprio shopping sul web. 

Le forme alternative di distribuzione – a domicilio, per corrispondenza, distributori automatici, Internet – vedono nel 2021 una crescita sostanziosa del +13,8%.

L’aumento delle vendite online si suddivide nei vari comparti del Non Food, soprattutto per: 

  • I farmaci da banco
  • I prodotti di profumeria
  • L’edutainment – il quale mercato viene coperto per quasi la metà solamente dall’e-commerce
  • L’elettronica di consumo – con il più alto tasso di crescita tra i vari comparti, ha un incremento delle vendite del +10,9% solo grazie all’e-commerce

Tutti gli step del percorso di acquisto sono pervasi dal digitale: i consumatori sono accompagnati, attraverso i canali digitali, dalla scoperta alla scelta del Brand.  

Nonostante questo, non è da sottovalutare l’importanza dell’esperienza dei consumatori nel negozio: è indispensabile mantenere l’attenzione anche sulla cura dello store fisico, in quanto quest’ultimo è ancora ritenuto dai più la modalità di acquisto preferita per la maggior parte dei mercati del Non Food.

O meglio, per quanto riguarda prodotti come libri, giocattoli e piccoli elettrodomestici, si tende a preferire l’acquisto online; viceversa per i prodotti per cui vi è bisogno di un supporto maggiore nella scelta, come nei settori del bricolage, della telefonia/informatica e dei grandi elettrodomestici.

L’integrazione del digitale nel commercio al dettaglio non è purtroppo sempre sufficiente, nonostante le novità nei servizi offerti, il 2021 conferma la tendenza che si manifesta già da anni in tutto il Paese: i punti vendita del Non Food sono sempre di meno, precisamente in calo del -1,2%

Un altro fattore da considerare è la distribuzione geografica del fenomeno: nel 2021 le aree del commercio urbano che subiscono perdite maggiori sono quelle centrali e dei centri commerciali; per favorire di contro il commercio nelle periferie urbane e nei parchi commerciali extraurbani. 

Infine, dai dati emerge anche un aumento del +1,5% del numero dei punti vendita dei factory outlet italiani.

Le 13 categorie analizzate da GS1 Italy 

Secondo i dati Istat nel 2021 la spesa mensile di una famiglia media in Italia è in risalita del +4,7%: è da considerarsi però il peso dell’inflazione che aumenta il divario tra il dato statistico e il dato reale – che registra una crescita meno ampia. Tutti i comparti, secondo l’indagine svolta, hanno subito una crescita importante nel 2021 rispetto all’anno precedente.

I comparti presi in considerazione dall’Osservatorio Non Food 2022 sono:

  • Elettronica di consumo – che vede accrescere il suo mercato del 10.2% – mantenendo il primato nel commercio Non Food. 
  • Abbigliamento e calzature – che sul finire del 2021 ha un incremento del business del 18,7% – un incremento purtroppo non sufficiente al recupero dei livelli di vendite del periodo precedente la Pandemia. 
  • Mobili e arredamento – assiste a una crescita del giro d’affari del 17.0%.
  • Bricolage – accresce le vendite del 6.8%, mentre la sua quota di mercato subisce un calo.
  • Prodotti di automedicazione – ha un aumento di vendite del 4.3% rispetto al 2020.
  • Prodotti di profumeria – vede salire il valore del suo business del 15.0%.
  • Articoli per lo sport – che subisce una crescita significativa del 13.7%.
  • Edutainment – accresce le vendite del 4.9%. 
  • Casalinghi – ha un incremento del 6.2%.
  • Prodotti di ottica – vede salire in modo significativo il suo giro d’affari del 16.1%.
  • Tessile  – ha un aumento di vendite del 9.1%.
  • Cancelleria – cresce del 8.3% rispetto al 2020.
  • Giocattoli – sale del 10.5%.

Direttive per le imprese per lo sviluppo futuro delle strategie di mercato

L’Osservatorio Non Food 2022 ha selezionato quali sono gli elementi indispensabili per una nuova guida allo sviluppo per le imprese non alimentari. 

  1. Omni-canalità: da costruire nel momento in cui, come abbiamo visto, i consumatori sono sempre più avvezzi all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali sia per l’acquisizione delle informazioni sui prodotti sia per l’acquisto degli stessi. 
  2. E-commerce: è ormai il benchmark che le imprese devono tenere da conto per la gestione della relazione fisica con il consumatore nella ricerca di un proprio posizionamento. 
  3. Distribuzione moderna a prevalenza alimentare: progettare una nuova immagine del Non Food retail concept – tra qualità, discount e nuovi servizi.
  4. Polarità commerciali: il centro commerciale vede due strade davanti a sé, da una parte ha la necessità di cercare nuovi modelli di sviluppo; dall’altra ha la possibilità di creare di valore attraverso la polarità urbana e svincolare il proprio mercato dalla virtualità dell’e-commerce.