#SFS22 Day 2: grande successo per la presenza di Roberto Mancini e Daniele De Rossi

Nel secondo giorno del Social Football Summit 2022, spazio al nuovo Palermo del City Football Group e al CT della Nazionale Roberto Mancini, accompagnato da Daniele De Rossi: grande entusiasmo e sala gremita per i due rappresentanti degli Azzurri

La mattinata del secondo giorno del Social Football Summit 2022 ha chiuso la prima parte con gli interventi del CT Roberto Mancini e di Daniele De Rossi. Nello Stage 2 “Back Stage” si è svolto il panel “FIGC – Novanta minuti di innovazione del calcio”. Si è parlato di VAR e delle innovazioni apportate da questa tecnologia con Gianluca Rocchi, designatore della Serie A TIM e della Serie BKT.

Nello stesso panel il CT della Nazionale ha affrontato il momento che sta vivendo il gruppo Azzurro con l’esclusione dai Mondiale e la recente qualificazione alle Final Four della Nations League, ripercorrendo anche il suo percorso da giocatore azzurro: “Al mio debutto in Nazionale calcio era più semplice meno digitale ma con una grande concentrazione di talento italiano, in tutti i campionati del nostro paese”. Ma il talento come ribadisce Mancini, bisogna saperlo utilizzare e soprattutto bisogna saperci convivere, poi torna sulla mancata qualificazione: “Il mancato mondiale brucia ma è stato importante per il morale del gruppo la qualificazione alle finals di Nations League”.

Daniele De Rossi ha parlato di come la tecnologia abbia avvicinato i calciatori a tifosi: “Quando ho iniziato io c’era già l’avvento della tecnologia però non c’era questo rapporto che la tecnologia stessa ha creato tra calciatori e tifosi. Io stesso ho aperto un profilo ufficiale Instagram per combattere con i numerosi profili fake”.

La mattinata nello stage allestito in Tribuna Montemario è iniziata con la testimonianza del nuovo club del City Football Group, il Palermo FC, con l’intervento del Presidente Dario Mirri: “Abbiamo ricostruito una società dal punto di vista reputazionale oltre che sportiva. Siamo molto legati all’aspetto socio culturale di Palermo. Deve essere una relazione che dal cuore deve passare dal cervello e dal portafoglio, bisogna investire e innovarsi e in questo Palermo vuole essere un modello per tutti con un obiettivo finale, quello di vincere”.

Ingresso di fondi ed investimenti nelle società calcistiche nel panel si sono analizzati rischi e opportunità. Intervenuto anche Giampiero Mazza di CVC Capital Partners: “CVC è il più grande investitore nell’industria mondiale dello sport, tentammo di rilanciare il calcio italiano 2 anni fa con un progetto che poi purtroppo si è arenato che comprendeva l’ampliamento di organico di A e B con un business plan di 9 anni”.

Come CV abbiamo proposto lo stesso progetto per la Ligue 1 che ha accettato, subito dopo aver siglato la partnership con noi, se raddoppieremo il valore del campionato sarà un nostro grande successo”. Intervenuto anche Andrea Sartori, Founder di Football Benchmark: “Le regole del Fair Play Finanziari hanno stabilizzato a livello di finanza i club, e questo ha cambiato interesse da parte degli investitori nel mondo del calcio. Il nuovo modello di FPF porterà modelli di gestione più sostenibili che in Europa continentale mancano. Il progetto Superlega esisteva già da tempo nella testa dei vari Presidenti, ma è stato lanciato con una comunicazione sciagurata, ed è stato anche questo uno dei motivi del suo insuccesso”.

Nel panel “Outraged” Riccardo Cucchi ha dialogato con Michele Uva, Director of Football & Social Responsibility. Razzismo, sessismo, omofobia e discriminazione sono piaghe che purtroppo ancora oggi attanagliano lo sport più popolare del mondo. “Gli online abuse sono un importante tema sociale e il calcio deve agire concretamente per trasmettere i valori positivi” ha esordito Uva.

Riccardo Cucchi ha snocciolato qualche dato, 1340 abusi su 600 account monitorati durante Euro femminile, sono azioni che lasciano cicatrici, “Come UEFA abbiamo comunicato il problema ora vogliamo coinvolgere tutti gli attori del calcio mondiale, ora bisogna agire” ha spigato l’ex dirigente della FIGC. “Abbiamo piattaforme per monitorare gli online abuse, siamo stati i primi nello sport in accordo con i principali social network. Il calcio non si può sostituire all’educazione di famiglia e scuola e anche i nostri sponsor della UEFA chiedono sostenibilità”.

Il Social Football Summit è un progetto dell’agenzia di comunicazione Go Project e della football editorial
factory Social Media Soccer.