Come raggiungere gli obiettivi dell’agenda 2030? Cagliari, città simbolo del Mediterraneo, ospita una settimana di studio e condivisione, dal 12 al 19 ottobre, sul futuro dell’architettura in un pianeta che sta soffrendo a causa del cambiamento climatico
Dal 12 al 19 ottobre Cagliari ospita We are out of Time un programma di ricerca per la promozione internazionale dell’architettura sostenibile italiana in collaborazione con istituzioni culturali e scientifiche internazionali. We are out of Time è anche un grido d’allarme rivolto a tutti perché, anche se alcuni dei processi innescati dall’azione dei gas serra sono già considerati irreversibili, il tempo rimane il fattore cardine per evitare che gli scenari più catastrofici abbiano luogo.
Non c’è più tempo di lavorare sulle teorie, è necessario metterle in pratica
“We Are Out of Time” è vincitore di Architetture Sostenibili per i Luoghi della Cultura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, sostenuto da IDC Foundation (New York). I contenuti sono il risultato di un lavoro collettivo di mesi con i più importanti istituti di formazione e ricerca universitaria del mondo come: Dipartimento di Computer Science (UNITO) Torino, NYIT (New York Institute Of Technology) School Of Architecture Planning And Design dell’Università Politecnica Mohammed VI di Ben Guirir – Marrakesh (Marocco), Dipartimento Di Architettura (UNIFI) Firenze, Dipartimento Di Architettura (UNICA) Cagliari, Universidad Iberoamericana (UNIBE) Santo Domingo, Birmingham City University (Uk).
Il cuore dell’evento sarà la mostra aperta al pubblico presso Palazzo Siotto con la presentazione dei progetti selezionati da una giuria internazionale, in base alla loro capacità di rispondere ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per l’occasione studenti di architettura provenienti dal New York Institute of Technology, dalla Birmingham City University e dall’Università di Cagliari si riuniranno nel capoluogo sardo per partecipare al ricco programma, che prevede una serie di conferenze di approfondimento con collegamenti virtuali con tutti i centri di ricerca coinvolti. Il 14 ottobre, inoltre, verrà organizzato un workshop con il New York Institute of Technology, Birmingham City University e Università di Cagliari con l’obiettivo di sviluppare progetti di installazioni architettoniche e artistiche site-specific che siano sostenibili, destinate a luoghi di interesse culturale situati in contesti sociali e ambientali complessi.
“Da molto tempo la società civile, le imprese, le associazioni professionali e la politica, così come il mondo dell’architettura, si interrogano su quale sia la giusta strada per raggiungere i 17 obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU.” Affermano Alessandro Melis, Benedetta Medas, Daniele Menichini, Jesus d’Alessandro i curatori del progetto. “La comunità scientifica si è espressa unanimemente sulla crisi climatica. L’umanità con le sue attività conserva il triste primato di aver generato una quantità di emissioni di gas serra senza precedenti, toccando la soglia di non ritorno delle 400 ppm, mai raggiunta nella storia del nostro pianeta. Tutto questo in un arco di tempo brevissimo, solo 150 anni. Il progetto We are out of Time vuole sollecitare a livello internazionale un’azione politica e progettuale immediata”.
Cagliari è situata al centro del Mediterraneo, un crocevia di culture e tradizioni millenarie. Questa posizione la rende un punto di riferimento naturale per un evento di respiro internazionale. Il tema centrale del cambiamento climatico è estremamente sentito in Sardegna. Il Mediterraneo sarà infatti fortemente colpito dai cambiamenti climatici tanto da essere tra quelli in cui l’innalzamento del livello del mare porterà alla rapida scomparsa delle terre ora emerse. Cagliari sarà dunque tra le prime città millenarie a scomparire dalle cartine geografiche.
Il progetto si sviluppa secondo tre fasi:
1) Porre a confronto le buone pratiche di architettura per un futuro sostenibile, analizzarle attraverso una valutazione legata al ciclo di vita dei materiali e avviare un censimento.
2) Dare vita a un database che possa essere facilmente tramutato in raccomandazioni di indirizzo capaci di coniugare le necessità legate alla protezione della biodiversità e degli ecosistemi attraverso l’architettura, con l’apparato normativo.
3) Disseminare i risultati della ricerca, la cultura e i concetti di eco-responsabilità e economia circolare, oltre agli obiettivi strategici dell’agenda 2030, attraverso seminari, conferenze, mostre, pubblicazioni e workshop.
Elenco progetti selezionati per la mostra e per la pubblicazione
Progetti e ricerche
- Il Knowledge Garden COMETA dell’Agorateca di Altamura (Ba), Esperimenti Architettonici;
- Firenze ULTRA Continua. Rifenerazioni urbane e continuità ecologica lungo due sistemi paesaggistici complessi, Filippo Marconi e Gioia Romani;
- Trasformazioni possibili, Lemont Architetti;
- Restauro e rifunzionalizzazione dell’ex Convento di Santa Croce in Fossabanda (Pi), Studio Carani e Pieroni;
- Allestimento arredo urbano e grafica Centro S. Chiara a Trento, Burnazzi Feltrin Architetti;
- La Cantina-Museo Abelardo dell’Abbazia di S. Maria della Matina, William Aiello;DòMo a Castel del monte (Ba), Embodied Carbon;
- Domino: un’architettura circolare componibile, Laboratorio di Architettura;
- Vivere a Venezia: la prospettiva di un abitante del posto nel paradiso dei turisti, J. Antonio Lara-Hernandez;
- Un Museo gassoso relazionale, Emmanuele Lo Giudice;
- Il Museo gassoso: un progetto per il Museo del XXI secono, Emmanuele Lo Giudice.
Casi studio
- La via dell’Amore, Ludovica Marinaro;
- Biblioteca di Valle delle Giudicarie Esteriori a Cormano Terme (Tn). Alterstudio Partners;
- ROS Biblioteca Comunale a Rosignano Marittimo (Li), Areaprogetti;
- La Biblioteca di Pergine Valsugana e della Valle del Fersina a Pergine Valsugana (Tn), Alterstudio Partners;
- MABIC Nuova Biblioteca di Maranello (Mo), Arata Isozaki e Andrea Maffei;
- Biblioteca San Giorgio a Pistoia, Pica Ciamarra Associati.