Contenimento dei costi e lotta agli sprechi: il digitale a supporto della ristorazione

Quello della ristorazione è un mercato importante, in cui l’innovazione ha un grande potenziale per migliorare la gestione quotidiana del lavoro e delle risorse, sia economiche sia umane.

Dopo la pandemia, costi dell’energia e inflazione mettono di nuovo in crisi il settore della ristorazione. Bar, bistrot e ristoranti lottano contro i rincari e per contenere gli sprechi alimentari. Ad aiutarli, anche il supporto delle piattaforme di acquisto: fare bene la spesa aiuta i conti e contiene gli sprechi di cibo. 

Dopo la pandemia, una nuova crisi colpisce il settore della ristorazione: l’aumento incontrollato dei prezzi dell’energia e l’inflazione che tocca l’11,6% a dicembre, con conseguenti aumenti di bollette e prezzi delle materie prime. A questo si aggiunge la diminuzione del potere di acquisto dei consumatori, colpiti dagli stessi rincari e portati quindi a tagliare le spese considerate superflue. 

Stop agli sprechi: una scelta di risparmio e sostenibilità

Se un calo dei costi dell’energia è previsto già nei prossimi mesi, non può dirsi lo stesso per l’inflazione: secondo le previsioni ISTAT appena diffuse, infatti, dopo un primo lieve calo registrato in apertura di anno, il tasso per il 2023 sarà del +5,1%. E nonostante le rilevazioni per il mese di dicembre segnino un calo dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +11,4% a +9,5%), resta per gli operatori del settore la necessità di ottimizzare i costi della lista della spesa

Un supporto in questo senso arriva ai professionisti della ristorazione anche dal digitale, agevolando il contatto con i distributori, facilitando la scelta delle materie prime – anche semilavorati – e permettendo un maggiore controllo sulla spesa quotidiana. 

L’innovazione a supporto di un mercato da 31 miliardi (pieno di giovani chef)

Nel 2021, il settore della ristorazione ha saputo dimostrare una grande capacità di ripresa dopo la frenata dovuta alla pandemia: +15,6% sull’anno precedente, per un valore complessivo pari a 2.221 miliardi (1.921 miliardi nel 2020). L’Italia, grazie alla sua grande tradizione enogastronomica e di ristorazione di altissima qualità, si è piazzata al primo posto in Europa- sesto nel mondo- sia per valore (31 miliardi, con un rimbalzo del +14% sul 2020) sia per penetrazione dei ristoranti di qualità (scelti da 1 attività ristorativa su 2). È cresciuto anche il peso delle catene di ristorazione (+23,2% sul 2020), a fronte di una crescita mondiale del +14,8% ed europea del +18,8%. (fonte:Deloitte, 2022).

Quello della ristorazione è un mercato importante, in cui linnovazione ha un grande potenziale per migliorare la gestione quotidiana del lavoro e delle risorse, sia economiche sia umane” – spiega Ruggero Naccari Carlizzi, CEO di Qualimenti, startup accelerata da Le Village by Crédit Agricole Milano – “In un contesto complessivo di crescita, infatti, negli ultimi anni il mondo della ristorazione ha assistito anche all’ingresso di molti giovani professionisti. Con grande attenzione alla qualità e alla ricerca, e piccole brigate molto competenti, i giovani chef trovano aiuto nella ottimizzazione e velocizzazione del processo di acquisto così come in quelli di cucina, che riescono ad agevolare con i semilavorati di qualità forniti da distributori di livello. Questo consente, allo stesso tempo, di tenere sotto controllo i costi, evitare lo spreco di materie prime e dedicarsi maggiormente al business, alla parte creativa e al cliente. Tramite la nostra piattaforma, ristoratori e operatori del settore HoReCa possono accedere a listini di ogni genere concentrando tutti gli acquisti in un unico ordine e fattura. Questo permette di semplificare l’aspetto organizzativo, ma anche di poter inoltrare gli ordini con un anticipo molto ridotto rispetto alla consegna. Così, il ristoratore è certo di ordinare solo ciò di cui ha effettivamente bisogno: niente sprechi, né di denaro né di cibo”. 

Una startup dal bilancio sostenibile porta in Italia capitali francesi

La sostenibilità economica delle imprese, uno degli obiettivi del lavoro di Qualimenti, riguarda in primo luogo anche la startup stessa. Nata nel 2019, Qualimenti accede a un aumento di capitale per la prima volta in tre anni di vita: protagonisti di questo round, che si attesta sotto il milione di euro, i due fondi di venture capital francesi APOK e Super Capital, che tramite Qualimenti hanno effettuato il loro primo investimento sul territorio italiano. Con loro, alcuni business angels: gli imprenditori Guillaume Alabert con Scalab, società che supporta nella crescita startup a forte impatto sociale, che ricoprirà il ruolo di strategic advisor; Luca De Zen, CEO di Swinkels Family Brewers Italia (Bavaria birre); e Cesare Mauri, con cui Qualimenti sta sviluppando sinergie commerciali.

Obiettivi per il 2023: crescita sul mercato e assunzioni

Dopo due anni di crescita organica, Qualimenti ha deciso di deliberare un aumento di capitale per velocizzare il processo di crescita e di espansione del servizio su tutto il centro-nord Italia” – continua Naccari Carlizzi, che ha un passato da senior manager in Flixbus Italia – “Il capitale raccolto sarà destinato allo sviluppo di una piattaforma ancora più efficiente e alla crescita del team. L’obiettivo è quello di superare i due milioni di ricavi nell’anno 2023 mantenendo risultati di esercizio positivi e discostandosi dal concetto di crescita aggressiva, non sostenibile, tipica delle startup, dove vi è la necessità costante di iniezione di capitale”.