Sony Vision-S

Vision-S, tutta la tecnologia di Sony in un’automobile

L’ambizioso progetto dell’azienda nipponica si propone di rivoluzionare il settore dell’automotive

Soundtrack: 2030

Manifestazioni che coinvolgono ogni parte del globo, modifiche nei beni di consumo, nuove leggi. Basta accendere la tv, ascoltare la radio o navigare nel web per capirlo: ormai, siamo nell’era della sostenibilità ambientale. È come se oggi l’essere umano si fosse (finalmente) svegliato e abbia capito i danni arrecati al pianeta negli ultimi secoli.

«In viaggio con la mia Delorean insieme a E.T.»

Questa nuova presa di coscienza ha portato a dei cambiamenti. Ne sono esempi le manifestazioni #FridaysForFuture, la grande diffusione delle bottiglie termiche in alluminio e la direttiva europea 2019/904 che vieta la produzione di beni monouso in plastica. Anche il settore dell’automotive ha accolto l’ideologia. Infatti, se da un lato abbiamo case automobilistiche che producono auto ibride e puramente elettriche, dall’altro ci sono nuovi player pronti a rispondere con dei veri e propri concentrati di tecnologia. È il caso di Sony che al Ces 2020 di Las Vegas ha presentato la Vision-S, un prototipo di quella che sembra un’aliena Delorean 2.0.

Sony Vision-S, design esterno
Sony Vision-S

«Sognando un futuro migliore tipo questo qui»

Si tratta di una berlina di 4,9 metri realizzata secondo un design dalle linee morbide, che dona un aspetto tanto attuale quanto futuristico. Monta due motori totalmente elettrici da 200 kW, uno per ogni asse, che le consentono di avere un’accelerazione da zero a cento in 4,8 secondi e una velocità massima di 240 km/h. Presenta ben 33 sensori, inclusi quelli d’immagine CMOS e ToF, per riconoscere oggetti e persone all’interno e all’esterno del veicolo, in modo da offrire un supporto estremamente avanzato sia al conducente sia ai passeggeri. Inoltre, il know-how nell’àmbito dell’entertainment si palesa con uno schermo panoramico su tutta la plancia e due schermi oversize per i sedili posteriori, videocamere ad alta definizione che sostituiscono gli specchietti retrovisori, connettività 5G per la gestione della vettura in remoto tramite app, sistemi di guida sicura per l’analisi dei flussi di dati registrati durante la marcia, interfacce per la gesture control e il “360 Reality Audio” grazie a più di trenta diffusori (compresi quelli integrati nei sedili) che garantiscono un’esperienza audio profonda.

Sony Vision-S, interni anteriori
Sony Vision-S

«La tecnologia è il nuovo Dio, io non sono salvo / Nel nome dell’iPad, iPhone e lo Spirito Samsung»

Il nuovo progetto di mamma Playstation è in linea con la sua mission aziendale la quale recita “riempire il mondo di emozione attraverso il potere della creatività e della tecnologia”. Già, perché Vision-S non è un’auto, è molto di più. A dire il vero, non è nemmeno chiaro se l’azienda voglia entrare direttamente in un nuovo mercato. È molto probabile che il prototipo sia una mera vetrina per mostrare come la tecnologia del brand nipponico sia in grado di arricchire le vetture dei principali protagonisti del settore, attività che porterebbe a una competizione con Samsung che da tre anni è presente nel settore con soluzioni di infotainment, connettività e guida assistita. Piuttosto che fare la fine del progetto di Dyson per l’auto elettrica o di essere il nuovo competitor di Tesla, Sony entra in punta di piedi, facendo un gran rumore, dalla porta secondaria con una vistosa tecnologia capace di innovare l’automotive, sposare l’ideologia sostenibile e rimanere fedele al suo core business. Che si stia manifestando un nuovo e trasversale sviluppo tecnologico? Chissà, magari in casa Sony l’alba degli anni ’20 servirà a cambiare radicalmente usi e costumi come fece con il walkman verso il tramonto dei ’70.

«Fai progetti sul futuro, io lo faccio adesso»

Salmo