SheCyber: Bridging the Gender Gap. Leadership femminile, cybersecurity e AI al centro di un confronto tra professionisti, istituzioni e università

Nella sede di SMI Group a Roma, un evento organizzato in collaborazione con Università La Sapienza ed European DIGITAL SME Alliance: occasione unica per promuovere una governance inclusiva e valorizzare il talento femminile nel settore cyber

Giovedì 12 giugno, presso la sede di SMI Group a Roma, si è svolto l’evento “SheCyber: Bridging the Gender Gap”, organizzato da SMI Group, gruppo leader nel settore ICT, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università La Sapienza di Roma e la European DIGITAL SME Alliance. Un dialogo tra istituzioni, accademici ed esperti di sicurezza informatica sulla necessità di abbattere il gender gap nella cybersecurity

Nel corso dell’evento è avvenuta la consegna della Certificazione IQNet ISO/IEC 42001 a SMI Group, prima realtà italiana a riceverla. Un importante traguardo già annunciato durante il convegno Il Valore del Dialogo tra Generazioni nell’Impresa del Futuro”, organizzato in occasione dei 10 anni di SMI Group e dedicato alla collaborazione intergenerazionale in azienda. 

Superare il gender gap nella cybersecurity: una sfida strategica

La trasformazione digitale sta riscrivendo le regole del lavoro, della sicurezza e della governance. Eppure, il mondo della cybersicurezza è ancora segnato da una significativa sottorappresentazione femminile. Oggi, in Italia, meno del 25% dei professionisti nel settore cyber è composto da donne, che rappresentano solo il 16,8% dei laureati in informatica e il 6% dei laureati in cybersecurity. Una profonda disuguaglianza che emerge anche nelle posizioni di vertice, occupate solo per il 5% da donne. Questo squilibrio non pone solo una questione di equità, ma costituisce un grave limite alla resilienza e all’innovazione del sistema, poiché la diversità consente di affrontare le minacce digitali con visioni complementari e soluzioni più efficaci. 

In questo contesto, SheCyber 2025 nasce per esplorare cause, barriere e possibili soluzioni, promuovere role model e percorsi di carriera. L’obiettivo è valorizzare il talento femminile, sostenere percorsi di crescita e promuovere una governance inclusiva della sicurezza digitale, attraverso un confronto dinamico sui temi della sicurezza informatica, data protection e intelligenza artificiale. L’incontro, moderato dalla giornalista Sonia Montegiove, divulgatrice di digital transformation e membro attivo di Women for Security, si è articolato in tre momenti di approfondimento tematico.

Hacking the Gap: donne, competenze e il futuro della cybersecurity

Dopo l’introduzione di Simona Gualersi, CHRO di SMI Group, e i saluti istituzionali di Cristina Di Silvio, Director of International Relationship for the European Community for USFTI, Responsabile della Direzione Relazioni Istituzionali Estere del SIRIP e fra le 100 donne più influenti del 2024 secondo Fortune Italia, ha preso il via il panel Hacking the Gap: Donne, Competenze e il Futuro della Cybersecurity. Un primo tavolo di confronto sulle competenze richieste, i percorsi formativi e le barriere culturali e strutturali che caratterizzano il settore cyber. Si è parlato di networking, mentorship e certificazioni come leve per scardinare stereotipi e creare opportunità reali di cambiamento. Sul tema sono intervenuti: Elena Bassoli-Williams, docente di Diritto dell’informatica presso l’Università degli Studi di Genova, che ha delineato un quadro della disparità di genere nel mondo ICT e nella cyber security; Valentina Arena, Head of Cybersecurity di SMI Group; Sofia Scozzari, Membro Direttivo di Women for Security; e Cesare Pizzuto, CEO di SMI Group.

Sofia Scozzari, Membro Direttivo di Women for Security, community di professioniste che operano nel mondo della sicurezza informatica, ha commentato: «L’importanza di SheCyber risiede nel fatto che il ruolo della donna debba diventare “scontato” all’interno della cybersecurity. È importante superare il gender gap tuttora esistente in questo settore. Per riuscirci, sono necessari diversi interventi, in particolare è centrale il ruolo delle community come Woman for Security, capaci di garantire supporto, orientamento e attività di mentoring e networking». 

Nel suo intervento, il CEO di SMI Group Cesare Pizzuto ha dichiarato: «Oggi, nella sede di SMI Group, abbiamo organizzato un evento dal titolo SheCyber, unendo due temi essenziali: “She”, ossia il ruolo della donna in azienda, il valore che una donna può portare in azienda, e “Cyber”, che evoca la cybersecurity. Unendo i due elementi, cerchiamo di portare sul tavolo il ruolo di una donna manager per la cyber security. Siamo qui oggi per dire che si può fare, c’è un’urgenza, c’è la necessità di discuterne e di attivarsi per il cambiamento»

Durante l’evento, Anna Conte, Responsabile dello Sviluppo Servizi Digitali e Cybersecurity di CSQA, ha consegnato a SMI Group la certificazione IISO/IEC 42001 n° 86808 – Accredia. SMI Group è la prima realtà italiana a ottenere la certificazione, con la quale è ora in grado di sviluppare tecnologie IA fidate e trasparenti e può affiancare i propri clienti e partner nello sviluppo e nell’adozione di sistemi di IA affidabili, etici e sostenibili

Donne e uomini nella cybersecurity: strategie di leadership e buone pratiche

Nel secondo panel sono state messe a fuoco le sfide e le opportunità della leadership femminile nel settore cyber, con esempi concreti di managerialità e strategie di governance della sicurezza. Si sono individuati gli ostacoli culturali e le possibili leve da attivare – a livello aziendale e di sistema Paese – per sostenere percorsi di carriera più inclusivi. Un dibattito tra Cinzia Crostarosa, Manager di Telespazio S.p.A., Cristina Nunu, GRC & Cybersecurity Manager di Capgemini, Nicla Diomede, Direttore del Dipartimento Cybersecurity e Privacy di Roma Capitale, Anna Conte, Responsabile Sviluppo Servizi Digitali & Cybersecurity di CSQA, e Stefano Tiburzi, COO di SMI Group, che ha evidenziato il ruolo centrale degli uomini – in particolare di chi riveste ruoli di leadership – nel promuovere un cambiamento reale e sistemico verso l’inclusione.

Nicla Diomede, Direttore del Dipartimento Cybersecurity e Privacy di Roma Capitale, ha raccontato l’impegno del Comune di Roma sul fronte della sicurezza digitale: «Roma Capitale ha un Dipartimento di cyber sicurezza che ho l’onore di guidare. L’Amministrazione ha deciso di investire risorse in un dipartimento specifico perché ha a cuore la sicurezza delle infrastrutture, dei servizi e dei dati dei cittadini. Inoltre, attualmente siamo impegnati nella costruzione di un nuovo centro operativo di cyber sicurezza che, grazie al team interno e all’utilizzo di professionalità verticali, possa ulteriormente difendere l’infrastruttura del Comune».

La convergenza di Cyber, Data Protection e AI

Infine, un confronto sulla fusione tra AI, protezione dei dati e cybersecurity, evidenziando il ruolo delle donne nell’evoluzione digitale. Il panel ha cercato di esplorare rischi e opportunità dell’Intelligenza Artificiale e impatti che questa ha e avrà sulle relazioni, sulle competenze e sull’inclusione, non solo di genere. Sul palco, sono intervenuti: Valentina Arena; Davide Giribaldi, CISO di SMI Group; Luisa Avitabile, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università La Sapienza di Roma; e Guido Scorza, avvocato, giornalista e docente di diritto delle nuove tecnologie e privacy, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati

Guido Scorza, di recente autore del libro “Diario di un chatbot sentimentale”, ha invitato a riflettere sul rischio concreto di trasmettere i nostri pregiudizi alle nuove tecnologie: «I chatbot e gli assistenti AI sono di fatto degli amplificatori della realtà, di ciò che pensa la società. Di conseguenza, una società piena di bias, fra cui i bias di genere, sta inesorabilmente producendo algoritmi e chatbot che riproducono lo stesso tipo di bias, lo stesso approccio al genere». 

Le conclusioni sono state affidate a Mariastella Pizzuto, Presidente di SMI Group, che ha riassunto alcuni dei temi affrontati durante il pomeriggio di confronto: la sottorappresentazione femminile nel settore cyber, gli strumenti per ridurre il divario di genere, l’urgenza di favorire leadership femminili e le grandi sfide dell’intelligenza artificiale. Tutti passaggi imprescindibili per costruire insieme un futuro della sicurezza digitale più efficace e sostenibile.