Logistica italiana da record: eccellenza, sostenibilità e innovazione al centro del premio «Il Logistico dell’Anno»

Numeri record, nuove normative e digitalizzazione spingono la filiera verso un modello più trasparente, resiliente e competitivo, capace di coniugare crescita economica e responsabilità ESG

Il 2024 segna un punto di svolta per la logistica italiana, che si conferma non solo come infrastruttura strategica per il funzionamento dell’economia, ma come vero e proprio motore di competitività, innovazione e sviluppo sostenibile. I principali operatori del settore – GLS, FERCAM, FedEx Italia e Poste Italiane – hanno infatti raggiunto un fatturato complessivo di circa 2,44 miliardi di euro, un dato record che fotografa con chiarezza la solidità e la centralità della filiera logistica nel panorama produttivo nazionale.

Questo risultato si inserisce in un contesto più ampio altrettanto significativo. Secondo l’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano, il mercato della logistica conto terzi in Italia ha raggiunto nel 2024 un valore di 117,8 miliardi di euro, con una crescita dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Numeri che raccontano un comparto in espansione, ma anche sottoposto a forti pressioni legate all’aumento dei costi energetici e della manodopera, alla crescita dei canoni di locazione e alla complessità di una supply chain sempre più frammentata e globalizzata.

Accanto a queste criticità, il settore sta vivendo una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da processi di consolidamento e da un forte impulso all’innovazione. Negli ultimi due anni si sono registrate 36 operazioni di fusione e acquisizione per un valore complessivo di circa un miliardo di euro, a dimostrazione di un mercato dinamico, che punta a rafforzare la propria struttura e a ottimizzare processi e competenze per affrontare le sfide future.

Martina Castoldi, AD di TIAKI Logistics

In questo scenario si inserisce la crescente attenzione verso la sostenibilità e la governance responsabile della filiera. La logistica moderna non può più limitarsi all’efficienza operativa, ma deve fondarsi su criteri rigorosi di controllo, trasparenza e responsabilità lungo tutta la supply chain. Come sottolinea Martina Castoldi, sustainability expert, amministratrice delegata di TIAKI Logistics e co-founder di EETRA, «assumersi la responsabilità della propria filiera logistica significa definire criteri rigorosi per ogni fase della supply chain, dalla qualificazione dei fornitori alla conduzione di verifiche periodiche basate su evidenze. L’impiego di strumenti digitali di monitoraggio permette di individuare tempestivamente potenziali criticità e di governare in modo proattivo i rischi finanziari, giuridici ed ESG, rafforzando un rapporto con i partner improntato a trasparenza, affidabilità e miglioramento continuo».

Proprio in risposta a queste esigenze nasce e si diffonde l’adozione di piattaforme digitali avanzate come TIAKI Logistics, che consente di integrare in un unico ambiente la gestione della conformità, della due diligence, delle performance e delle gare, semplificando i processi e riducendo tempi, costi e rischi legali e finanziari. La piattaforma permette alle aziende di monitorare contratti e documenti dei fornitori, prevenendo le conseguenze legate alla responsabilità solidale e garantendo una maggiore affidabilità complessiva della filiera.

L’attenzione alla compliance ESG non è solo una risposta normativa, ma rappresenta una leva strategica concreta. Secondo l’Osservatorio Bilanci Sostenibilità, il 63% delle aziende che adottano sistemi strutturati di compliance registra un rafforzamento dell’immagine del brand, mentre il 38% dichiara di aver acquisito nuovi clienti grazie a una maggiore credibilità. Internamente, il 66% delle imprese evidenzia un miglioramento nella gestione dei rischi, soprattutto quelli connessi alla supply chain, confermando come un approccio integrato alla sostenibilità contribuisca a rendere più resilienti ed efficienti i processi organizzativi.

A rafforzare questo percorso intervengono anche importanti innovazioni normative, tra cui il CIGAL, il cruscotto informativo italiano che qualifica gli appaltatori nella logistica e introduce un controllo preventivo sulla regolarità fiscale, contributiva e sociale dei fornitori, convertito in legge con il DL n. 73/2025 “Infrastrutture”. Questo strumento si affianca a normative internazionali come la CSDDD e la LKSG, che impongono nuovi standard di responsabilità e trasparenza lungo le catene di fornitura. Per le imprese, la sfida consiste nel trasformare questi obblighi in opportunità, integrando tecnologie digitali, gestione avanzata dei dati e criteri ESG per costruire modelli organizzativi più solidi e competitivi.

Queste tematiche sono state al centro della 21ª edizione del premio «Il Logistico dell’Anno 2025», promosso da Assologistica insieme a Euromerci e Assologistica Cultura e Formazione, dal titolo significativo “La logistica oltre i nostri confini”. L’evento ha offerto un’importante occasione di confronto sul ruolo della logistica italiana nello scenario internazionale, analizzando best practices europee e relazioni operative con Paesi come Paesi Bassi, Florida, Tunisia, Cina e Hong Kong. Il focus si è concentrato sulla necessità di rafforzare la collaborazione transnazionale e di sviluppare modelli condivisi capaci di rispondere alle sfide globali.

Nel corso della giornata, Giada Benincasa di ADAPT ha ribadito l’importanza di integrare criteri ESG, monitoraggio dei rischi e certificazione della regolarità dei fornitori come strumenti chiave per sostenere uno sviluppo realmente sostenibile lungo tutta la filiera. A completare il quadro, Carlo Rossini, CEO e co-founder di EETRA, ha evidenziato come CSDDD, LKSG e CIGAL impongano un approccio operativo concreto, in cui la tecnologia diventa alleata fondamentale per trasformare le normative in fattori di competitività e premiare le aziende che investono in governance, sicurezza e sostenibilità.

Il quadro che emerge è quello di una logistica italiana matura, consapevole e sempre più orientata al futuro. Un settore che, pur dovendo affrontare complessità crescenti, dimostra una forte capacità di adattamento e innovazione, spingendosi oltre i confini tradizionali per abbracciare una visione internazionale, digitale e sostenibile.

Il premio «Il Logistico dell’Anno» si conferma così non solo come riconoscimento dell’eccellenza, ma come momento simbolico e concreto di valorizzazione di un comparto che sta ridefinendo il proprio ruolo nell’economia contemporanea. La logistica diventa oggi una piattaforma strategica di connessione tra imprese, territori e mercati globali, dove trasparenza, integrazione e sostenibilità rappresentano le nuove coordinate per costruire valore nel lungo periodo.