Prospettive sostenibili: GS1 Italy nel mondo delle costruzioni 

Progettare e costruire un futuro trasparente e digitale grazie al codice a barre è possibile. Ne ha parlato Giada Necci di GS1 Italy il 19 aprile a bordo di un tram storico, spiegando il valore degli standard globali e del passaporto digitale per prodotti e materiali

Il 19 aprile 2023, nell’ambito del Fuori Salone della Milano Design Week 2023, si è tenuto l’evento Circolare! Per progettare e costruire un futuro trasparente e digitale” all’interno del percorso +positivespaces organizzato da Interface Italia. Un incontro itinerante, a bordo del Tram storico K35 dalla fermata di Porta Genova fino a Piazza Castello, al fine di condividere con i principali attori del mondo delle costruzioni italiano le prospettive per un futuro sostenibile.

«Come GS1 Italy stiamo muovendo i primi passi nel settore delle costruzioni e siamo convinti che in qualche modo riusciremo ad aiutare le aziende ad intraprendere un percorso di modernizzazione, di digitalizzazione ma soprattutto di sostenibilità che è un tema che ormai la filiera delle costruzioni non può più procrastinare». Ha affermato Giada Necci, Industry Engagement Senior Specialist di GS1 Italy durante il Talk. 

L’evento, organizzato da INTERFACE ITALIA in collaborazione con GBC Italia e The British Chamber of Commerce for Italy, ha avuto come obiettivo quello di svelare nuove modalità di progettazione e costruzione nel settore dell’edilizia, grazie alla digitalizzazione tramite codice a barre che consentirà una maggiore efficienza in termini di tracciabilità dei materiali.

Digitalizzazione e barcode

«Noi siamo conosciuti come quelli del codice a barre», ha continuato Giada Necci, da 50 anni, aiuta le aziende del settore alimentare attraverso la standardizzazione dei codici a barre che servono per una migliore identificazione di prodotti, oggetti, servizi, luoghi e descrivere le loro caratteristiche.

I benefici del codice su un determinato prodotto sono relativi alla visibilità dello stesso, il barcode rende riconoscibile un oggetto a livello mondiale, funziona come un linguaggio comune che connette i vari settori di produzione. Nel mondo delle costruzioni, in senso ampio, quindi concernente tutta la filiera (dalla progettazione alla manutenzione) si sente oggi l’esigenza di una digitalizzazione e standardizzazione dei processi produttivi. Perché? 

La ricerca recentemente condotta da GS1 Italy e CRESME (Centro Ricerche Economiche Sociologiche e di Mercato nell’Edilizia) ha evidenziato come il settore economico delle costruzioni sia quello con il maggior tasso di crescita della produttività, non raggiungendo comunque il valore assoluto della media in Italia

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Il settore dell’edilizia in Italia è importante per la nostra economia, dai dati del 2022 sappiamo che vale un terzo del PIL. Quindi l’esigenza si fa sempre più palese: 

«E questo un po’ per tutti gli attori della filiera, dai progettisti che sono sempre più coinvolti nell’applicazione del BIM […]». Il modello BIM di cui parla Giada Necci è fondamentale per la progettazione dei nuovi spazi e dal 2025 sarà una richiesta normativa nazionale per le opere della pubblica amministrazione.

Implementazione degli standard di GS1 Italy

Come ha ricordato la Necci, GS1 Italy è da poco entrata nel settore delle costruzioni, sentendo la necessità di agire direttamente sulle basi. 

«Dalle basi che indicano in un linguaggio comune il sistema che permette di gestire nella maniera più efficiente ed efficace possibile la digitalizzazione ma anche, facciamo un passettino in più, la sostenibilità e l’economia circolare che sempre più è richiesta anche per questo settore».

Nel mondo, sono 18 i paesi ad utilizzare il codice a barre per i prodotti e i servizi del settore edile. Tra i vari esempi, Giada Necci propone anche quello dell’operato di GS1 Ireland: tramite BIM è stato progettato un ospedale pediatrico, il St James hospital. Con il BIM e il barcode è stato possibile identificare i prodotti per la costruzione dell’ospedale e le stanze in cui sono stati collocati.

Giada Necci, Industry Engagement Senior Specialist di GS1 Italy

Digital product passport

«Avete mai sentito parlare di digital product passport?» ha chiesto Giada Necci. Il digital product passport costituisce una delle normative Europee in termini di digitalizzazione, economia circolare e sostenibilità.

Secondo uno studio recente di Deloitte, il metodo più efficace per la modernizzazione di un settore volta alla digitalizzazione e all’apporto di un’economia circolare, è quello dell’implementazione di un linguaggio comune che permette l’identificazione standard dei prodotti. Altrimenti si può andare incontro alla perdita di circa l’1% del PIL europeo. Ecco perché nasce la proposta dell’Unione sul passaporto digitale del prodotto.

Il Positive Space di GS1 Italy 

«Mettere a disposizione di tutta la filiera le informazioni relative ai prodotti e servizi che vengono utilizzati per costruire qualcosa. Costruire un prodotto, una casa, un ospedale, una chiesa». Attraverso, spiega Necci, un approccio collaborativo al mondo delle costruzioni.

Il Positive Space è il simbolo di questo approccio che l’azienda propone nello spazio di Interno1, l’innovation centre di GS1 Italy dove vengono mostrate le modalità di approccio e servizi alle imprese, come conferma Katia Ingegneri, Event and Content Planner di GS1 Italy: «Interno 1 è il nostro concept center, un luogo pensato per le aziende alle quali mostrare i nostri standard partendo dal codice a barre che quest’anno compie proprio 50 anni e tutto quello che verrà nel futuro. Il suo erede che si chiama GS1 digital link e qui insieme alle aziende facciamo una serie di attività tra cui brainstorming, focus group ma anche gruppi di lavoro. È lo spazio adatto per ritrovarsi ed effettivamente mettere insieme tutti gli attori della filiera».

Katia Ingegneri, Event and Content Planner di GS1 Italy