Digitalizzare il settore dell’edilizia: Digitalize or Die?

La ricerca recentemente condotta da GS1 Italy e CRESME ha evidenziato come il settore economico delle costruzioni sia quello con il maggior tasso di crescita della produttività, non raggiungendo comunque il valore assoluto della media in Italia.

La via verso una maggiore efficienza del settore delle costruzioni potrebbe essere quella della digitalizzazione.

Digitalize or die?

Ad oggi possiamo confermare l’aumento della produttività del settore dell’edilizia dovuto principalmente alla presenza degli incentivi fiscali e dei bonus per le ristrutturazioni. Nonostante questo occorre ancora molto al mercato delle costruzioni per raggiungere i livelli medi di produttività degli altri settori dell’economia del nostro Paese.

Lo studio ha rilevato un aumento del valore per ora lavorata del 9,2% nel 2022 appena trascorso, rispetto alla media del triennio 2017-2019.

Se in media, nei vari settori dell’economia italiana, il valore aggiunto per ora lavorata è di 36,5 euro, per il settore dell’edilizia esso arriva a 25 euro per gli studi di architettura e ingegneria, a 26 euro per le imprese edili.

L’evento organizzato da GS1 italy e CRESME

Il 13 aprile si è tenuto a Milano l’evento “Digitalize or die? Tracciabilità, interoperabilità e sostenibilità per la modernizzazione delle costruzioni”. Durante l’incontro è stata presentata la ricerca di GS1 Italy, svolta in collaborazione con CRESME, Centro Ricerche Economiche Sociologiche e di Mercato nell’Edilizia: “La digitalizzazione nel settore delle costruzioni: scenari e potenzialità del mercato”. L’evento, promosso dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, ha raccolto le testimonianze di molti tra i più grandi rappresentanti del mondo dell’edilizia italiano: ANCE, ANGAISA, Assimpredil, Università di Brescia, a Bticino, edilportale.com, Formedil, Harpaceas e Metel. Il focus dell’incontro è stato appunto quello della modernizzazione del settore, in termini di digitalizzazione volta alla tracciabilità, di interoperabilità e sostenibilità.

Scenari e potenzialità per un mercato delle costruzioni digitalizzato

La ricerca condotta da GS1 Italy e CRESME nasce con l’obiettivo di fotografare lo sviluppo post-pandemico del settore economico dell’edilizia, le cause della bassa produttività e possibili soluzioni volte all’incremento dell’efficienza nel mondo delle costruzioni. Come afferma Antonio Mura, direttore tecnico di CRESME: «Lo spaccato del settore che emerge dalla ricerca presentata oggi è quello di una filiera frammentata, con livelli di digitalizzazione e gestione dei processi eterogenei e che fatica a trasferire in maniera efficiente le informazioni sia orizzontalmente, tra una fase produttiva e l’altra, sia verticalmente, tra imprese, professionisti e addetti».

Si è già detto che nonostante la redditività dell’edilizia sia in aumento, essa non risulta essere ancora abbastanza per raggiungere gli standard medi dei settori che compongono il mercato italiano.

Tra le cause dell’incremento della produttività, si riscontrano:

  • L’incremento dei prezzi e il calcolo sottostimato di deflatori e ore di lavoro
  • Gli incentivi che permettono la crescita del mercato (quello delle infrastrutture raggiunge un aumento del valore della produzione dell’11,5% nel triennio 2019-2022)
  • Il ruolo della componente impiantistica che ha sempre maggiore importanza e arriva a valere il 35% della produzione settoriale in Italia (il maggiore in Europa)
  • Il miglioramento della gestione dei processi e la pratica di digitalizzazione

«Nei prossimi dieci anni, il settore delle costruzioni sarà attraversato da un radicale processo di modernizzazione e sappiamo che a guidare questo cambiamento sono due driver: sostenibilità e digitalizzazione» spiega Paolo Cibien, industry engagement director di GS1 Italy. 

Soluzioni per aumentare la produttività del mondo delle costruzioni

«Siamo consapevoli che il mondo delle costruzioni parte in ritardo. Ma anche che, proprio per questo, potrà ottenere maggiori benefici da un processo di digitalizzazione capace di ridisegnare i comportamenti della filiera, i modelli di offerta, i livelli di produttività, i rapporti con la domanda, oltre a consentire nuovi obiettivi qualitativi in termini di sicurezza e sostenibilità». Ha continuato Cibien, commentando il principale problema del settore dell’edilizia italiano (una produttività oraria troppo bassa) e introducendo i benefici di un evoluzione digitale dell’intero mondo delle costruzioni.

Come la digitalizzazione del settore può contribuire al miglioramento dell’efficienza, all’incremento della produttività e alla riduzione dei rischi sul lavoro?

Il tracciamento dei materiali in cantiere e dei loro continui spostamenti (automatizzato e digitalizzato) diventa essenziale in termini di rischi sia amministrativi che di sicurezza, oltre che per prevenire danni all’ambiente

Nonostante la maggiore difficoltà del processo di standardizzazione delle informazioni tecniche di prodotto, sembra essere questo il primo focus verso cui le imprese di tutti i livelli tendono ad orientarsi. Attraverso questi processi, di fatto migliora anche la comunicazione e lo scambio dei dati dall’impresa produttrice alle distributrici e agli installatori. Ancora più utile in seguito alla recente e sempre più repentina diffusione della domotica e dell’Internet of Things (IoT).

A questo proposito, è fondamentale la diffusione della piattaforma BIM (Building Information Modelling): uno strumento che consente la gestione dell’intero processo di costruzione. Il vero e proprio ingresso del mondo delle costruzioni nell’era digitale che permette di colmare la mancanza di comunicazione tra costruttori e progettisti emersa dallo studio.

Piattaforma BIM 

La piattaforma BIM mette in relazione azioni di progettazione, architettonica e impiantistica al fine di formulare un modello di progetto unico, gestirlo e comunicarlo al meglio. I progetti in BIM già esistono ma sono poco considerati: solo 5 su 10 vengono realizzati BIM e in media 1-2 su 10 sono gestiti in piattaforma.

Come far fronte a questo ritardo?

  • Incoraggiare la diffusione di questi strumenti
  • Standardizzare tutti i prodotti, così che siano tutti identificabili senza alcun margine di errore e tracciabili in ogni fase, dalla progettazione alla consegna
  • Andare incontro alla necessità contemporanea di connettersi con il mondo virtuale, generando gemelli digitali

Questo tipo di approccio suggerito dagli standard espressi nella ricerca, può far sì che nasca un nuovo approccio al mondo del lavoro delle costruzioni, un approccio che renda possibile l’accesso alle informazioni e agli aggiornamenti da parte di tutti gli interessati, in modo sicuro e veloce. 

Dopo aver riportato brevemente i risultati della ricerca di GS1 Italy e CRESME, vi invitiamo a visitare il sito di GS1 Italy per saperne di più.