Automotive: gli acquisti online in Italia non decollano

Una nuova instant survey di Areté rivela la reale propensione per le nuove modalità di trattativa e acquisto online dell’auto: “Per gli italiani test drive e trattativa con il dealer restano indispensabili”

Il 60% degli italiani oggi preferisce avviare e concludere in concessionaria la trattativa per l’acquisto della vettura. Tre i principali limiti dell’online percepiti: la sicurezza, l’impossibilità di testare la vettura, l’assenza della trattativa in presenza con il dealer. Online e social sono giudicati unanimemente un prezioso archivio cui attingere informazioni prima di recarsi nell’autosalone. 

Sono queste le principali evidenze che emergono dalla nuova instant survey “Acquisto auto in digitale, l’Italia è pronta?”, condotta da Areté (azienda leader nella consulenza strategica) nel mese di aprile per indagare sul campo la diffusione delle nuove modalità digitali di acquisto dell’auto.

Lo studio arriva a 12 mesi di distanza da uno simile effettuato nel 2022 e non rivela passi in avanti nel processo di digitalizzazione dell’acquisto dell’auto: il 60% degli intervistati conferma di voler condurre in concessionaria tutti i passaggi necessari per comprare la prossima vettura; il 33% si dice disponibile a configurare online la propria auto, ma a patto di finalizzare l’operazione ed effettuare il pagamento presso il salone del dealer; solo il 7% del campione è già pronto a fare tutto online. 

Gli italiani ancora non si fidano dell’acquisto online dell’auto

Per gran parte degli italiani l’acquisto in concessionaria viene ancora ritenuto il metodo più sicuro, affidabile e in grado di offrire un miglior servizio di consulenza.

A frenare ancora l’acquisto online sussistono diversi fattori: la necessità di vedere l’auto di persona e di effettuare il test drive (indicato dal 40% dei rispondenti), la convinzione di ricevere in presenza una consulenza più approfondita (31%), la possibilità di spuntare de visu una maggiore scontistica (24%).

L’età naturalmente incide su questo tipo di scelta: l’82% di coloro che si dichiarano pronti a scegliere e pagare l’auto interamente online, anche senza prima vederla e provarla, ha meno di 42 anni e lo fa perchè la ritiene la modalità digitale più efficiente, in quanto evita spostamenti verso la concessionaria, più sicura, in quanto tutto è tracciato e anche più competitiva sul fronte economico (mediamente gli acquisti online costano meno di quelli effettuati n negozio).

Si fa strada il digital, ma solo per acquisire le informazioni sulla vettura

Se l’habitat ideale per la fase di trattativa e di compravendita resta l’autosalone, 7 italiani su 10 prima di entrare in concessionaria o comunque di procedere all’acquisto cercano online le prime informazioni relative all’auto da comprare. La facilità nel reperire in rete indicazioni su tutti i modelli presenti sul

mercato, le schede tecniche, i test e i pareri degli esperti costituiscono spesso materiale utile per arrivare preparati al contatto con il dealer.

L’utilizzo ormai quotidiano di strumenti social e di messaggistica è entrato nelle abitudini di gran parte dei consumatori. Così 7 italiani su 10 dichiarano che apprezzerebbero ricevere una presentazione dell’auto da un consulente digitale, preferibilmente via WhatsAAP o via email.  Tra i materiali che i potenziali acquirenti gradirebbero ricevere prima di comprare la vettura, i video con la presentazione dettagliata del prodotto e quelli con la prova del modello. 

La nuova instant survey”, osserva Massimo Ghenzer – Presidente di Areté, “evidenzia come l’acquisto dell’auto oggi costituisca per la quasi totalità degli italiani un processo da gestire all’interno delle mura di un concessionario. I dubbi sulla condivisione delle informazioni in modo digitale, la necessità di vedere, toccare e provare la vettura e infine il rapporto diretto con il dealer restano elementi necessari che rendono più sicuro e confortevole i passaggi che portano all’acquisto di un bene importante come l’automobile. L’online si fa gradualmente strada grazie ai sistemi di messaggistica che permettono al concessionario di condividere con potenziali acquirenti le informazioni in modalità testuale e video, giudicati dal pubblico preziosi elementi di valutazione prima della decisione finale”.