S’archittu, la perla dell’Ovest: La vera vita è questa.

La parte occidentale della Sardegna ci offre luoghi unici e puri, dove si respirano ancora le vere tradizioni dell’isola. La provincia di Oristano è molta varia e in pochi chilometri passiamo dalla pianura del Campidano, al monte Ferru, a fiumi e stagni fino ai 90 chilometri di costa con spiagge molto variegate. S’archittu è solo la ciliegina sulla torta che merita di essere vissuta almeno una volta per capire cosa sia la vera vita in Sardegna.


In una Sardegna differente, troviamo un luogo magico nato dalla vena artistica della natura, che da sempre ispira scrittori, poeti e registi. S’archittu è un borgo marino nella parte occidentale della Sardegna, quella non turistica, pura, cementata dallo stile di vita rilassato e da inverni vuoti di persone ma pieni di essenza e valori che ti rendono vivo. Il simbolo “l’arco“ è un’imponente roccia bianchissima levigata dalla pazienza delle onde, che diventa magica al tramonto quando il sole scompare per qualche istante per riapparire all’interno dello scoglio, colorando il cielo di un imponente rosso riflesso nell’acqua. Meta obbligatoria per gli amanti dell’avventura, alla ricerca dell’adrenalina che ti possono dare le varie altezze situate nella passeggiata lungo “la roccia lunare”, che porta fino ad un’ altezza massima di 25 metri a strapiombo nel mare della famosa località per surfisti, Santa Caterina.  

Non solo l’arco. Venire in vacanza nel Montiferru, significa avere a disposizione un’infinità di meraviglie nascoste a soli 20 minuti circa l’una dall’altra. Iniziando da Oristano, la città della Sartiglia, una delle poche provincie in Italia che può vantare della più varia diversificazione geografica. Si va dalla vasta pianura del Campidano, al massiccio del Monte Ferru, a fiumi parzialmente navigabili come il Tirso e il Temo, a stagni lunghi migliaia di ettari, il più famoso quello di Cabras che ci regala una perla gastronomica: la bottarga, provare per credere! https://www.orodicabras.it/
Sono inoltre presenti oltre 90 chilometri di coste, dall’aspetto molto variegato: a spiagge basse e sabbiose ( Sa Mesa Longa, Su Crastu Biancu, Cala Compultittu ) si alternano falesie calcaree, coste rocciose con pareti a picco, alte e continue, come Cane Malu o il promontorio selvaggio di Punta Foghe dove le scogliere vulcaniche erose dal fiume lo portano ad incontrare il mare.

Nel sud della penisola del Sinis troviamo San Giovanni, area marina protetta che ospita l’antica città romana “Tharros”. Dall’alto della suggestiva torre spagnola si può vedere la netta divisione tra la spiaggia principale, spesso attaccata da forti venti maestrali e il tranquillo rifugio di Mar Morto, “dove nulla mai si muove”. Le tre meraviglie “ Is Arutas “, “Mari Ermi “ e “ Maimoni”, considerate tra le spiagge più belle al mondo arricchiscono di quarzo bianco l’enorme bottino già citato. Se non hai paura del mare, allora è meglio che passi una mattinata nell’isola di Mal di Ventre, in dialetto sardo Malu Entu ( vento cattivo ), un’isoletta dentro l’isola, uno di quei posti dove ti chiedi se conviene ancora spendere tutti quei soldi per andare alle Maldive.  

Sicuramente non è la Sardegna che ci sponsorizzano le agenzie di viaggio, ma francamente la gente del posto preferisce così, altrimenti perderebbe la sua aurea di mistero e smetterebbe di cullarti dalle ferite della vita. Molti dicono che manca il divertimento, Io ti dico dipende quale cerchi. Se ami gli sport acquatici per esempio Capo Mannu  è la patria delle varie tipologie di surf, una delle più famose tappe italiane nel campionato del mondo. Le acque cristalline della costa offrono abbondanza di pesci da osservare. Spostandosi verso l’entroterra  ecco le lagune, punti di sosta per gli amanti del birdwatching; lo stagno di Cabras da Maggio agli inizi di Luglio ospita gli eleganti fenicotteri rosa, visibili ad occhio nudo anche dai chioschi nella spiaggia di Putzu Idu. Questa è inoltre la zona dove è custodita la più grande scoperta archeologica del XX secolo, i Giganti, il mito degli antichi abitanti dell’isola.   https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/museo-archeologico-giovanni-marongiu-di-cabras

Anche il divertimento notturno non manca, non scordandosi che Cagliari ed Alghero sono facilmente raggiungibili in circa un’ora. E poi le prelibatezze culinarie, si dice che se mangi il pesce di queste acque avrai per sempre un paragone scomodo e che qui i bambini crescono sani perché pure la verdura è buona.