L’analisi dei dati nell’era dell’Infobesity

In pochi anni il progresso tecnologico ha reso più complesso individuare nuovi trend e opportunità di mercato partendo dalle abitudini del consumatore, soggetto che ogni giorno diventa sempre più difficile da comprendere.

In pochi anni il progresso tecnologico ha reso più complesso individuare nuovi trend e opportunità di mercato partendo dalle abitudini del consumatore, soggetto che ogni giorno diventa sempre più difficile da comprendere.

E questo è solo uno degli effetti di quel fenomeno che viene definito Infobesity. Ovvero, il sovraccarico informativo che vive oggi la nostra società: iperconnessa, ma allo stesso tempo disorientata perché chiamata a districarsi in un “mare magnum” di notizie, spesso tra loro contrastanti. Un’analisi realizzata da Ipsos sull’argomento, ad esempio, ha riscontrato che oggi l’81% delle persone ammette di non sapere a chi o cosa credere. Qualcosa di simile avviene, però, anche quando i consumatori si trovano a dover scegliere tra l’ampia offerta di prodotti e servizi che caratterizza molti mercati. Gli stimoli cui sono sottoposti risultano talmente numerosi da non riuscire più a compiere una scelta.

Zero Field

Oggi più che mai, massimizzare il valore dei dati e informazioni già disponibili è di cruciale importanza per le aziende, per poter loro consentire una presa di decisione rapida ed efficace.

L’estrema complessità, dinamicità e volatilità della situazione attuale esige più che mai un approccio di analisi che deve essere spesso indipendente dal generare nuova ricerca, questo soprattutto per consentire una migliore gestione del budget oltre che per ovviare alle contingenti ragioni di accessibilità delle persone.

Ipsos Strategy3 basa i propri framework sulla capacità di estrarre “so what” e piani d’azione concreti anche in assenza di nuovo lavoro di ricerca con i consumatori e sulla base delle tante informazioni, dati, algoritmi che i clienti e Ipsos già possiedono; chiamiamo questo concetto innovativo “Zero Field”.

Le tre S: la Strutturazione e la Scoperta prima della Strategia

La divisione Ipsos Strategy 3 si muove proprio in questo nuovo e complicato contesto. Un gruppo multidisciplinare – con esperienze acquisite in diverse aree di business e una solida specializzazione in Brand Strategy, Management Consulting, Analytics & Modelizzazione, Sociologia, Imprenditoria, Social Media e Giornalismo – così da integrare attività di ricerca (dove disponibili), analitica e strategica in base alle opportunità di sviluppo e ai bisogni delle aziende.

L’approfondita conoscenza di tecnologie avanzate come Artificial Intelligence, Machine Learning e ibridazione permette a Ipsos di mettere a disposizione delle aziende un tipo di servizio che va oltre la normale ricerca e raccolta dei dati.

Innovazione, conoscenza del consumatore e forti competenze di marketing sono elementi chiave di un processo lavorativo basato su 4 fasi distinte, ma fra loro interconnesse:

  • Strutturazione, in cui lo studio degli obiettivi che le imprese hanno fissato porta i componenti della divisione Ipsos Strategy 3 a individuare ipotesi di sviluppo da percorrere;
  • Scoperta, la fase successiva si concentra in maniera più approfondita sui consumatori andando ad analizzare, con o senza nuova ricerca, indicatori e trend di mercato che possano avvalorare, o anche smentire, la tesi iniziale;
  • Strategia, opportunità e scenari di sviluppo futuro permettono di identificare la strategia più corretta da seguire per raggiungere le aspettative stabilite inizialmente;

Infine, bonus track:

  • Attivazione, Ipsos Strategy 3 accompagna l’azienda nel percorso di crescita designato così da assisterla nelle diverse fasi e nella gestione di eventuali criticità, in maniera pratica, agile e focalizzata sul raggiungimento degli obiettivi.

Oltre al consulenza

Un’attività consulenziale di ultima generazione che si rivolge a settori dell’economia anche molto diversi tra loro (Marketing, Branding, Shopper, Innovazione, Futures) e che già in passato ha dato origine ad esperienze di successo al fianco di brand internazionali come P&G, Starbucks, Uber, Marriott, GSK, Coca-Cola, McDonald’s, Mars, Target, Zillow Group per citarne solo alcuni.

Alla guida di questa innovativa divisione e del team multidisciplinare che la compone c’è David Parma. Rinomato professionista con una lunga esperienza internazionale in molteplici settori (da FMCG al Retail e al Tech, passando per Financial Services, Automotive e Machinery) e in importanti realtà nel campo della consulenza e strategia aziendale, quali McKinsey&Company, Procter&Gamble, Nielsen prima di entrare nel 2013 a far parte della famiglia Ipsos.

“Le aziende hanno bisogno di un nuovo tipo di supporto consulenziale e le classiche management consulting firms non sono strutturate per comprendere il mondo sempre più complesso dei consumatori, mentre le agenzie creative non sempre riescono a sfruttare appieno la ricerca per lo sviluppo delle loro idee”, spiega David Parma. “La missione di Ipsos Strategy3, nonché il motivo che ha portato alla sua creazione, è quella di aiutare le aziende a comprendere pienamente le loro domande di business, trasformarle in chiari obiettivi di analisi, aiutarle ad estrarre il massimo valore strategico dalle informazioni disponibili e raccolte e nell’attivazione delle strategie risultanti”.

Per far fronte a qualsiasi tipo di bisogno possano manifestare i clienti e rispondere più rapidamente alle sfide rappresentate dal cambiamento, il team italiano di Ipsos Strategy 3 si avvale anche del supporto di oltre 200 professionisti attivi in settori come Healthcare, Energy, Retail e Consumer. Una presenza radicata in 4 continenti e 14 diversi Paesi che rafforza le competenze locali e rende Ipsos Strategy 3 in grado di rispondere a qualsiasi tipo di esigenza, anche su scala globale.