World Pasta Day 2025: la forza gentile dell’Italia che nutre il mondo

Dal 21 al 25 ottobre la Galleria Alberto Sordi di Roma ospita “Orgoglio Pasta”, la mostra digitale che racconta la pasta come simbolo culturale, identitario e gastronomico italiano, in occasione del World Pasta Day 2025

Foto servizio dell’evento World Pasta Day 2025 a cura di Jacopo Fortino per The Story Square

Il 25 ottobre si celebra il World Pasta Day, la Giornata Mondiale della Pasta, un appuntamento che da ventisette anni racconta la storia di un alimento tanto semplice quanto rivoluzionario: due soli ingredienti – grano e acqua – capaci di incarnare la cultura di un Paese e di unire popoli di ogni latitudine.

Dietro ogni piatto di pasta c’è una lunga storia di eccellenza, di tradizione contadina e industriale, di ricerca e innovazione. È una storia che nel 2025 si conferma più viva che mai: l’Italia resta leader mondiale per produzione, esportazione e consumo, ma anche per identità culturale e consapevolezza alimentare.

Italia, capitale mondiale della pasta

Secondo i dati diffusi da Unione Italiana Food, nel 2025 la produzione globale ha superato i 17 milioni di tonnellate, di cui 4,2 milioni prodotte in Italia. Quasi il 60% della pasta italiana viene esportato, raggiungendo oltre 200 Paesi, mentre sul fronte interno il consumo resta un rito quotidiano: 23,3 chili a persona ogni anno, il valore più alto al mondo.

L’orgoglio italiano per questo alimento va oltre la tavola. Una ricerca AstraRicerche condotta per i pastai di UIF rivela che per 8 italiani su 10 la pasta è il simbolo indiscusso dell’italianità, più ancora della pizza o del vino. È un elemento che rappresenta la creatività, la convivialità e la qualità del saper fare italiano: per quasi la metà del campione è l’ambasciatrice più autentica del Made in Italy, capace di raccontare al mondo la ricchezza e la varietà delle nostre regioni.

Da questo sentimento nasce “Orgoglio Pasta”, la mostra digitale allestita dal 21 al 25 ottobre nella Galleria Alberto Sordi di Roma, con il patrocinio dei Ministeri delle Imprese e del Made in Italy e dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
L’esposizione, inaugurata alla presenza dei ministri Adolfo Urso e Francesco Lollobrigida, di Paolo Barilla, presidente di Unione Italiana Food, e di Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai di Unione Italiana Food, è un viaggio immersivo tra immagini, dati e testimonianze che celebra la pasta come patrimonio culturale, identitario e gastronomico italiano.
Un racconto visivo che unisce passato e futuro, tradizione e innovazione, e che resterà aperto fino a sabato 25 ottobre, giornata del World Pasta Day.

La scienza conferma: la pasta fa bene alla salute e al pianeta

Accanto al racconto identitario, il World Pasta Day 2025 è anche un momento di riflessione scientifica. I Pastai di Unione Italiana Food, insieme alla Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (SISA) e al CEPEA (Center of Studies in Food Policy and Economics), hanno rinnovato la Dichiarazione di Consenso Scientifico “Healthy Pasta Meal”, un documento elaborato per la prima volta nel 2010 e oggi aggiornato a 19 punti alla luce delle più recenti ricerche internazionali.

Il nuovo Consensus Statement 2025, firmato da scienziati provenienti da nove Paesi, riassume una verità consolidata: la pasta è un alimento sano, equilibrato e sostenibile. Non fa ingrassare, non peggiora la condizione dei diabetici, contribuisce alla salute cardiovascolare e favorisce il benessere mentale e sociale.

Gli studi più recenti confermano che chi consuma pasta con regolarità segue in genere una dieta più completa e bilanciata, con un miglior apporto di ferro, folati, fibre e vitamine. La pasta integrale, in particolare, aumenta il senso di sazietà e regola la glicemia, mentre le nuove formulazioni – con ingredienti come inulina o grano saraceno – offrono proprietà antiossidanti e prebiotiche che rafforzano il microbiota intestinale.

La struttura compatta della pasta, come hanno dimostrato studi condotti nel 2022, rallenta la digestione dell’amido e permette un rilascio graduale di zuccheri nel sangue, favorendo la stabilità metabolica. In questo modo la pasta diventa un alleato anche per chi vuole controllare il peso o prevenire patologie croniche.

Ma non è solo una questione fisiologica. La pasta, ricca di triptofano – precursore della serotonina – stimola emozioni positive e benessere psicologico, specialmente se consumata in contesti conviviali. È un alimento che, letteralmente, fa stare bene.

Come spiega Silvia Migliaccio, presidente della SISA: “Le evidenze scientifiche dimostrano che la pasta, se consumata nell’ambito di una dieta equilibrata, contribuisce all’adeguatezza nutrizionale, al benessere metabolico e alla sostenibilità ambientale. È un alimento che unisce salute, cultura e piacere”.

La forza della semplicità

Nella sua semplicità, la pasta racchiude un modello di equilibrio. È un alimento vegetale a basso impatto ambientale, che fornisce carboidrati complessi e proteine vegetali, rappresentando una delle scelte più sostenibili per nutrire una popolazione mondiale in crescita. Ogni piatto di pasta è un microcosmo in cui la cultura gastronomica incontra la responsabilità ecologica.

Ed è anche un simbolo di inclusione: è accessibile, versatile, ampiamente disponibile e capace di adattarsi a ogni cultura. Non conosce confini, e nelle sue infinite forme e condimenti racconta l’identità di ogni territorio del mondo, dall’Italia al Giappone, dal Brasile al Marocco.

Un piatto che unisce scienza e sentimento

Al centro del World Pasta Day c’è dunque un’idea semplice ma potente: la pasta è salute, identità e convivialità. È cibo e cultura, economia e piacere. È energia per chi fa sport, conforto per chi cerca equilibrio, punto di incontro tra tradizione e innovazione.

Per questo anche nel 2025 la giornata mondiale non si limiterà agli eventi fisici. Attraverso la maratona social globale #WorldPastaDay, chef, food lover e creator di tutto il mondo condivideranno il proprio piatto di pasta preferito. L’anno scorso oltre 33.000 contenuti hanno attraversato i social celebrando l’amore universale per questo alimento.

L’Italia, un Paese che ha fatto della pasta un valore

In un contesto economico e geopolitico incerto – tra tensioni sui dazi, inflazione e cambiamenti climatici – la pasta continua a rappresentare un pilastro dell’agroalimentare italiano, ma anche una bussola valoriale: semplicità, qualità, condivisione, sostenibilità.

Come ha ricordato Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food: “Per gli italiani la pasta è una questione di appartenenza e motivo di orgoglio. Ogni misura che ne ostacola la competitività sui mercati internazionali rappresenta una minaccia non solo per le imprese, ma per l’intero sistema del Made in Italy. Il World Pasta Day ci ricorda cosa la pasta ha rappresentato e rappresenta ancora oggi nel nostro Paese e nel mondo: un valore che va tutelato”.

Il futuro è nel piatto

La pasta è l’esempio di come un prodotto tradizionale possa evolvere restando fedele alla propria essenza. È la prova che la modernità non consiste nel cambiare, ma nel migliorare ciò che funziona da secoli: nutrire bene, rispettando le persone e il pianeta.

Nel 2025, il World Pasta Day non celebra solo un alimento, ma un modo di vivere. Un equilibrio perfetto tra gusto e salute, cultura e innovazione, tradizione e sostenibilità. Un piatto che, ovunque venga servito, continua a parlare la lingua universale della felicità.