Tra gli architetti italiani, quasi il 46% sono donne e la visione al femminile arricchisce in modo fondamentale il panorama progettuale intorno all’impegno verso un futuro più sostenibile da abitare.
La prima giornata del Klimahouse Congress, quest’anno intitolato “Build the Future”, il prossimo 2 febbraio, celebra le voci di illustri architette impegnate nel sostenere il cambiamento per una progettazione più pulita e consapevole.
Il tema della circolarità in architettura sarà invece il focus della giornata conclusiva, il 3 febbraio 2024, dedicata all’innovazione. Appuntamento a Fiera Bolzano.
L’architettura nella storia è stata plasmata da menti creative e visionarie, un terreno fertile per l’espressione di idee uniche e la realizzazione di progetti capaci di segnare epoche. Un settore dove il ruolo delle donne ha da sempre risonanza, contribuendo in modo fondamentale all’evoluzione della creatività, con prospettive uniche e soluzioni innovative tra estetica, esperienza umana e funzionalità pratica. Dei 153.692 architetti italiani il 42,5%, ovvero circa 65 mila, è composto da donne, 6,5 punti percentuali in più rispetto alla situazione del 2005 (quando era il 35,9%). Tra il 2010 e il 2020, le donne iscritte all’albo sono cresciute di ben il +13,9%, vale a dire 8 mila architette in più e, ad oggi, negli atenei universitari le studentesse iscritte ad architettura superano numericamente i colleghi uomini.
Le donne nell’architettura hanno sfidato stereotipi culturali e sociali, aprendo nuovi orizzonti di pensiero e promuovendo la diversità nel design. La sensibilità femminile nel settore si manifesta in progetti che sistematicamente pongono al centro la sostenibilità, la connessione con la comunità e la valorizzazione degli ambienti circostanti. Questo approccio ha dimostrato la sua efficacia in numerosi contesti, con esempi virtuosi di progettazione che vanno dalla riduzione del consumo energetico a iniziative di riqualificazione di spazi pubblici, fino a edifici pioneristici. Architette di talento hanno guidato iniziative di rigenerazione urbana, trasformando aree dismesse in parchi pubblici e creando quartieri residenziali innovativi con un forte focus sulla comunità. Il contributo femminile, dunque, si traduce spesso in progetti che migliorano la qualità della vita nelle città, promuovendo la coesione sociale e il rispetto dell’ambiente. Tutti temi di grande attualità, in un contesto storico dove la sostenibilità in edilizia rappresenta al contempo una realtà, una necessità e anche un nuovo paradigma su cui plasmare il futuro del settore.
Proprio queste ultime sono tra le tematiche al centro del Klimahouse Congress 2024 che quest’anno si aprirà con una giornata interamente dedicata alle illustri voci femminili del settore. L’appuntamento con il convegno intitolato “Build the Future” è il 2 e 3 febbraio 2024, presso la Sala Ortles del MEC Meeting & Event Center di Fiera Bolzano, organizzato da Klimahouse in collaborazione con l’Agenzia CasaClima. Porteranno la loro esperienza dieci importanti personalità del mondo dell’architettura e dell’innovazione: si alterneranno il primo giorno le Prof. Arch. Samia Henni, Melania Gaia Mazzucco, Francesca Galeazzi, Benedetta Tagliabue e Christine Pfeifer, mentre alla seconda giornata parteciperanno gli architetti Walter Angonese, Roger Boltshauser, Konrad Graser, Dirk Hebel e Marthijn Pool.
Il 2 febbraio 2024segnerà l’inizio del Klimahouse Congress, con un’approfondita riflessione sul tema “Donne nell’architettura ed esempi virtuosi”. Questa prima giornata, dedicata all’Inspiration, affronterà visioni e suggestioni per un presente e un futuro più green.
L’attenzione si focalizzerà su visioni femminili di spicco, portatrici di ispirazioni e idee che contribuiscono a elevare gli standard dell’edilizia sostenibile. L’obiettivo è mettere in luce, non solo il ruolo fondamentale delle donne in architettura, ma anche esplorare progetti ispiratori che promuovano soluzioni avanzate, l’uso di risorse rinnovabili e approcci all’avanguardia.
Non mancherà, ad esempio, un tuffo nella storia con la Prof. Dr. Samia Henni e la Prof. e scrittrice Melania Gaia Mazzucco. La prima condurrà i partecipanti attraverso un affascinante viaggio nell’architettura del Sahara algerino, evidenziando la persistenza del colonialismo francese nel suo intervento “Designing for the Atomic Age”. Spiegherà come la costruzione contemporanea debba fare i conti con la contaminazione tossica e le rovine radioattive che permeano ancora oggi il suolo e l’aria, dopo una lunga serie di esperimenti nucleari.
La seconda, nel suo speech dal titolo “Una sì bella Fabbrica”, farà un salto agli albori dell’architettura al femminile, precisamente nel ‘600 romano: periodo in cui si può datare la storia di Villa Benedetta, conosciuta anche come “Villa del Vascello”, progettata da Plautilla Briccia, prima donna documentata come progettista. Esplorando le opere architettoniche del periodo e la visione di Plautilla, si offrirà uno spaccato imperdibile sul concetto di casa in un periodo storico dal fascino intramontabile.
“Costruire per le nuove generazioni” è invece il focus del contributo dell’Arch. Christine Pfeifer, con il suo intervento tornerà al presente per mostrare alcuni dei progetti più innovativi in Alto Adige, in grado di aprire una finestra sul futuro dell’edilizia ecologica. Prenderà in esame tre lavori pioneristici che abbracciano materiali locali, riciclo e sostenibilità ma, soprattutto, modi di pensare innovativi.
La giornata del 3 febbraio sarà focalizzata invece sull’Innovation in senso più tecnico: si esplorerà infatti il tema della circolarità in architettura, un nuovo paradigma che richiede approcci inediti e un profondo cambiamento di prospettive e pensiero. Il dialogo sarà orientato alla formazione e all’esplorazione delle novità che stanno delineando il futuro del settore.
I biglietti per il Klimahouse Congress 2024 saranno disponibili online e in fiera e la partecipazione all’evento prevede il rilascio di crediti formativi per architetti, ingegneri e geometri.