Jesi, una città poliedrica

Jesi: la città di Federico II, con origini antiche ed un passato che si fa presente attraverso festività e folclore

Perché visitarla?

Affascinante città medievale situata nell’ entroterra marchigiano, porta con sé una storia ed un folclore che risalgono ad anni antecedenti la nascita di Cristo. La città fu, infatti, fondata dagli Umbri e sottomessa dai romani nel 247 a. C., un dominio che conferì prestigio a Jesi e che lascia tuttora in eredità una maestosa cinta muraria che separa il centro storico dal resto della città, viuzze in cui poter ammirare viste spettacolari, musei, chiese, archi e tanto altro.

Storia

Se dovessimo collegare necessariamente la città ad un personaggio non potremmo che citare Federico II, grande imperatore romano che nacque nel 1194 in una tenda situata al centro della piazza che ne prese il nome e che è oggi uno dei fulcri pulsanti della vita jesina.

Piazza Federico II
Fonte: Maurizio Paradisi

All’ interno della piazza troviamo il Duomo, chiesa più importante della città sotto il profilo storico e religioso, Palazzo Balleani, che colpisce i visitatori per il lusso delle sue stanze di origine rococò ed infine Palazzo Ripanti.

In Piazza della Repubblica, invece, scorgiamo la maestosità del Teatro Pergolesi, uno dei più antichi teatri della regione, ospite di serate indimenticabili.

Teatro Pergolesi
Fonte: foto Ubaldi

Folclore

Il rumore silenzioso del Corso Matteotti e l’ intrecciarsi di storia, cultura e arte del centro storico rendono la città più unica che rara, palcoscenico di feste folkloristiche tra cui spicca quella di San Settimio, patrono della città. Condivisione è il termine più appropriato per descrivere questa “3 giorni”, che cerca di riesumare un tempo ormai passato attraverso parate di sbandieratori, gare di tiro con l’arco ed altre forme di rievocazioni storiche, accompagnate da cibo delizioso e vino pregiato delle cantine.

Palio San Floriano
Fonte: foto di Ente Palio di San Floriano

Locali

Per quanto riguarda locali che si accomunano per valori ed idee alla tradizione della città è necessario citare il poco conosciuto “Delfino”, piccola gastronomia a conduzione familiare nata nel 1984 nel segno della qualità, riconosciutagli da numerosi attestati. Ricerca della perfezione attraverso un lavoro metodico, privilegiando salumi, formaggi e verdure provenienti rigorosamente dal territorio marchigiano, accompagnati dall’ inconfondibile sapore della crescia, ne fanno un piccolo capolavoro culinario.

Natura

Oltre la storia, il fascino culinario e artistico, Jesi si contraddistingue per essere accompagnata da numerosi parchi ed aree verdi che fanno da contorno ad un contesto già saturo di elementi significativi e che ne fanno una città completa sotto tutti i punti di vista. Luoghi di ritrovo per i più giovani: i più significativi sono il Parco del Ventaglio ed i giardini pubblici.

Il Parco del Ventaglio, chiamato simbolicamente da tutti “Parco”, è un’ampia distesa verde, con una lunga scalinata che immette in una panchina a forma di mezzaluna e consente di avere una panoramica mozzafiato sulla città, sui numerosi paesi limitrofi e soprattutto sul Monte San Vicino e sulle sue vette innevate. Il consiglio è di sedersi nella mezzaluna e correre con l’ immaginazione nelle giornate più luminose, per poter sentire da vicino le emozioni di una vista tanto speciale. 

Se cerchiamo un area verde più adatta per le famiglie dobbiamo recarci ai giardini pubblici. Lo splendido Monumento ai Caduti ne fa da anticamera, “Lo Sbarello” è il bar che fa da ponte tra nuove e vecchie generazioni ed è circondato da fontane e giochi per i più piccoli.

Se doveste passare per le Marche, non scordatevi di questa piccola grande città.