Piazza del Popolo, Ascoli Piceno

Cucinare Ascoli Piceno – la ricetta originale

Ascoli Piceno come un piatto storico e tradizionale della storia\cucina italiana.

Descrizione e procedimento per cucinare la storica città-piatto di Ascoli Piceno

Presentazione:

Ascoli Piceno o “Ašculë”, è uno dei piatti più tradizionali e rappresentativi della cucina Marchigiana. Oltrepassa i confini nazionali, facendosi apprezzare in tutto il mondo. È un piatto molto antico con una ricetta che risale addirittura all’età del rame. Ha un aspetto armonioso ed elegante e l’intavolazione deve essere all’altezza. A dispetto dell’apparenza però, può essere servito nei pasti quotidiani ma anche in occasioni importanti e per ospiti speciali.

Ascoli Piceno, foto di Andrea di Benedetto
  • Difficoltà: media
  • Preparazione: 5000 anni circa
  • Dosi: 47 325 persone
  • Costo: basso

Ingredienti:

  • Montagne: tre catene montuose
  • Parchi naturali: per un totale di 211 363 ha
  • Fiume: per un totale di 180Km
  • Popolazione: gruppo di giovani Sabini (q.b)
  • Travertino: in abbondanza

Preparazione:

Prendete un territorio che è a circa 28km dal mare e che si estende per 158,02km². I tre lati scoperti poi dovranno essere circondati da altrettante montagne, preferibilmente: monte Ascensione, colle San Marco e Monte dei Fiori. Infine, aggiungete due – e non di più – aree naturali protette: il parco nazionale del Gran Sasso e monti della Laga a sud e il parco nazionale dei Monti Sibillini a nord-ovest. Amalgamate il tutto con un po’ di acqua del fiume Tronto, del torrente Castellano e del torrente Chiaro e otterremo la base per il nostro risultato finale.

Giunti a questo punto, è ora di aggiungere il condimento!

Selezionate con cura un gruppo di giovani Sabini – un antico popolo italico – e fateli migrare per tutta una primavera verso il territorio precedentemente lasciato a riposo e a lievitare. In questo modo avrete ottenuto i Piceni, il condimento naturale che si sposa perfettamente con il nostro piatto.

Consiglio: come ornamento è possibile scegliere la figura di un comunissimo picchio verde come simbolo della pietanza. Infornate il tutto per circa 1600 anni prima della fondazione di Roma e aspettate con pazienza.

Ora che abbiamo sia la base che il condimento, è il momento di aggiungere l’elemento principale: il travertino. Quest’ultimo dovrà essere spalmato uniformemente e rigorosamente per il centro del piatto. Sarà l’ingrediente dominante e di spicco, dunque prestare molta cura e attenzione. L’applicazione richiederà una durata non inferiore a 2500 anni, un solo anno di meno o di più comprometterà l’essenza della nostra portata.

Piazza del Popolo, foto di trolvag
Piazza del Popolo, foto di trolvag

Procedimento: sii delicato e armonioso ma non trascurare la fantasia! Partire esattamente al centro dell’incrocio del cardo e del decumano in cui si concentra l’anima del piatto, e proseguire in questo modo per 150 ettari. Ricorda di non aver paura di osare, il piatto è il risultato di spalmature di travertino regolari e irregolari e di più stili culinari venuti a contatto nel corso dei secoli.

Concluso ciò, sei ora in grado di cucinare con successo Ascoli Piceno, Buon appetito!

Curiosità: puoi servirla sia calda che fredda, il sapore sarà comunque squisito.