Colonia. Un viaggio attraverso i sensi.

Colonia, una città da conoscere attraverso i cinque sensi. Farne un ricordo non solo dell’urbanistica ma della lifestyle, delle culture e delle storie che la vivono, rendendo il viaggio fonte di piacere ma anche di conoscenza dell’altro e di sè stessi.

Storica, d’avanguardia, multiculturale. Le parole chiave che descrivono Colonia, una delle principali città della Germania orientale, che vanta milioni di abitanti, turisti e sogni di una generazione con la valigia in mano.

Non ha niente a che fare con l’introversa e rigida città tedesca del comune immaginario ma con i sensi, con il cuore e con il trasporto in tutte le sue accezioni. Potreste arrivare titubanti e andarvene innamorati; farne una calamita da appendere al frigorifero e addirittura decidere di piantarci le vostre radici.

Per scoprire l’anima Kölner dovreste muovervi a piedi e con la metro che percorre ogni angolo della città, attraverso i quartieri storici come Südstadt, a quelli artistici belgi per poi passare per gli etnici di Kalk e Mülheim e addentrarsi in quelli moderni di Neustadt.

Colonia si fà conoscere attraverso i cinque sensi.

LA VISTA

Ponte di Hohenzollern, Innestadt, Colonia
Photo Credit: Maria Laura Martini

Una volta uscito dalla Bahnhof, lasciati stupire dalle altezze dei palazzi e dalle viste mozzafiato del ponte di Hohenzollern, meglio conosciuto come il romanticissimo ponte dei lucchetti e dell’edificio del Triangle, che dal ventottesimo piano ti mostrerà la città nella sua completa estensione. Divertiti a riconoscere i differenti stili architettonici che decorano, il Duomo, i palazzi e gli edifici di Heumarkt e della Innenstadt, che rivelano un passato classico, barocco, gotico e il desiderio di innovazione. Fatti meravigliare da una metropoli di strade asfaltate che la connettono al resto dell’Europa e di paradisi verdeggianti che costeggiano il fiume Reno e ospitano laghi e una fauna protetta come il RheinPark e l’Aachner Weiher. Se capiterai durante il periodo natalizio, a dicembre, non potrai fare a meno di emozionarti sotto alle luci e davanti agli scenografici mercatini natalizi che assieme alla neve di stagione riescono a rendere il tutto ancora più magico.

L’UDITO

Mercatini di Natele al Duomo, Innestadt, Colonia
Photo Credit: Maria Laura Martini

Nel frattempo che ti guarderai attorno, cattureranno la tua attenzione suoni, cadenze e accenti diversi. Questo perché Colonia non si sente al cento per cento tedesca ma di mondo, anzi lo contiene. In particolare, allontanandosi dal cuore del centro, alla sponda sinistra e periferica del Reno, sembrerà di fare un viaggio attraverso altre culture. A volte abbracciano la tradizione nazionale e a volte preferiscono rimanere pure nella loro essenza. Ne danno la prova Wiener Platz del quartiere turco-balcano di Mülheim, la Kalker HauptStraße dell’afro-italiana Kalk e la Mathias Burggen Straße di Ehrenfeld, luoghi principali della calca multiculturale che esprime sé stessa e racconta storie di emigrazioni, di amori ibridi e di avventure in cerca di fortuna.

IL GUSTO

Sul Reno, Mülheim, Colonia
Photo Credit: Maria Laura Martini

Multiculturalismo sta a lingue straniere come sta a cucine etniche. Colonia dà la possibilità di sentirsi nel proprio Paese di origine con il cibo nei supermercati, nei forni, nelle pasticcerie e nei ristoranti tipici. Di far sperimentare cucine altrui qualunque volta si ha la curiosità e si abbia voglia di viaggiare attraverso il senso del gusto, altrove, rimanendo davanti ad un piatto e in parallelo X. Quando lo si desidera perché non lasciarsi sovrastare dai sapori della dolce Italia, della sostanziosa e forte Turchia o delle speziato Oriente, senza dimenticare la tradizione tedesca che ha pur sempre qualcosa da insegnare con birre artigianali e carni rosse. Dopotutto, quella del cibo è la via d’integrazione che funziona più di altre, poiché a tavola si calano i pregiudizi e si alzano le posate.

L’OLFATTO

Terrazza sul Reno, Innesdtadt, Colonia
Photo Credit: Maria Laura Martini

La volta degli odori. Che siano gradevoli o sgradevoli, imparerai a riconoscere in quale parte della città sei. Non che Colonia sia una città sporca ma probabilmente maledirai l’odore raccapricciante delle fermate della metro e benedirai una scontata boccata d’aria fresca una volta uscito fuori che ti ridarà indietro odori più piacevoli di un’ascella pezzata. Ma se dovessimo dare un nome all’odore della città, allora sarebbe la famosa Acqua di Colonia, un profumo a base di bergamotto e altri agrumi come il limone, l’arancia e il mandarino, che è stato prodotto in questa città diventando nel corso del tempo un marchio riconosciuto e identificato con l’acronimo IGP. Una fragranza da riportare a casa con sé che funga da ricordo e renda Colonia vicina e indimenticabile.

IL TATTO

Se riesci ad estendere questi sensi, riesci a toccare Colonia, per prima, con il corpo e poi con il sentimento la sua anima cosmopolita ma mite e gentile. Arrivare e pensare di viverla senza pretese e senza pregiudizi, per due o sette giorni che siano, e farti stupire da parte di una Germania che non ti saresti mai aspettata.

Vivi Colonia, vivi il mondo.

Viaggiare rende modesti. Ci mostra quanto è piccolo il posto che occupiamo nel mondo.”

Gustave Flaubert