Myfoody è un innovativo sistema di circular economy che mette tra loro in contatto consumatori e punti vendita della GDO. Solo nel 2019, grazie a questa startup made in Italy, sono stati salvati ben 800.000 prodotti alimentari a rischio spreco. Un risultato che ha permesso a Myfoody di vincere il premio Federdistribuzione come “miglior soluzione italiana per la lotta agli sprechi alimentari”.
MYFOODY, l’app che riduce gli sprechi alimentari
Mettendo in contatto clienti finali e grandi marchi della GDO, Myfoody salva migliaia di prodotti alimentari vicini a scadenza. Partner strategico per i supermercati, ma anche punto di riferimento per una community molto attiva di utenti online.
La Giornata del Consumatore – che si celebra domani, 15 marzo – si rivolge, quest’anno più che mai, a un cliente diverso rispetto al passato. Molto più consapevole, attento alla sostenibilità e attivamente impegnato perché venga ridotto lo spreco alimentare nel mondo.
Proprio questo cambiamento nelle abitudini del pubblico ha portato al successo Myfoody, la startup lanciata dal CEO e Founder Francesco Giberti con l’intento di creare un consumo più rispettoso dell’ambiente valorizzando gli alimenti ormai vicini alla scadenza, ma ancora perfettamente commestibili.
La circular economy di Myfoody
Myfoody è un innovativo sistema di circular economy che mette tra loro in contatto consumatori e punti vendita della GDO. Solo nel 2019, grazie a questa startup made in Italy, sono stati salvati ben 800.000 prodotti alimentari a rischio spreco. Un risultato che ha permesso a Myfoody di vincere il premio Federdistribuzione come “miglior soluzione italiana per la lotta agli sprechi alimentari”.
Da un lato, il sistema digitalizzato di gestione delle eccedenze permette ai diversi supermercati di creare promozioni su prodotti vicini alla scadenza, ottenendo una tracciabilità totale dei dati raccolti insieme a una notevole riduzione degli alimenti che andrebbero altrimenti sprecati.
Dall’altro, grazie alle notifiche via smartphone e al proximity marketing geolocalizzato, l’app (scaricabile gratuitamente per iOS e per Android) segnala agli utenti interessati le offerte di prodotti alimentari messi in vendita dal supermercato a prezzo fortemente ribassato.
Un virtuoso modello di economia circolare che consente alla GDO di ottimizzare la gestione dello scaffale riducendo lo spreco di generi alimentari e offre al contempo al consumatore la possibilità di risparmiare – fino al 50% di sconto sul prezzo di un singolo prodotto – facendo la spesa in modo più attento e sostenibile.
“Il successo è arrivato perché abbiamo intuito, prima di altri, che qualcosa stava cambiando nelle abitudini del pubblico e così abbiamo realizzato uno strumento che potesse rispondere a queste esigenze”, racconta Francesco Giberti, CEO e Founder di Myfoody. “Lo possiamo vedere sul nostro blog, anche in questi giorni di emergenza a causa del Corona Virus. Il maggiore interesse nei confronti di pratiche di acquisto e consumo più sostenibili indica la nuova consapevolezza della nostra società sul tema del cibo sprecato”.
L’idea che ha conquistato i consumatori italiani
Cento diversi punti vendita aderenti distribuiti tra Piemonte, Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna: questo il network creato da Myfoody stringendo partnership strategiche con alcuni dei più noti marchi della GDO. Tra i cui, recentemente, due realtà come LIDL Italia e Unicoop Tirreno.
La startup è, inoltre, supportata da una folta community di utenti attivi in Italia (i Foodie) che conta al suo interno non solo coloro che si affidano all’app per individuare le migliori promozioni nei supermercati, ma anche il pubblico di interessati che visita il blog alla ricerca di contenuti originali e best practice su come ridurre gli sprechi alimentari.
Un network in forte espansione
Il programma di Myfoody, ora, è quello di consolidare i notevoli risultati fino a qui raggiunti e avviare un importante piano di espansione per il futuro che comprenda tutto il territorio nazionale: l’obiettivo per il 2020, infatti, è quello di raggiungere capillarmente tutte le principali città della nostra penisola, arrivando a coinvolgere nel network dell’applicazione un migliaio di punti vendita e supermercati.
“Visto l’interesse dei consumatori e gli ottimi risultati ottenuti, siamo assolutamente fiduciosi del fatto che altre insegne della grande distribuzione organizzata decidano di unirsi presto al nostro network”, spiega Francesco Giberti. “Anche perché, la nostra attività di raccolta ed elaborazione dati su affluenza e preferenze della clientela ci rende un partner strategico fondamentale per la GDO. Nonché un osservatorio privilegiato sul cambiamento dei consumi, capace di valutare correttamente le prestazioni di ogni singolo punto vendita e fornire utili indicazioni su come migliorarne le performance”.
Domani intanto sarà un’occasione – meglio fare di necessità virtù – per preparare ricette in casa, a spreco zero!