In Italia 8 lavoratori su 10 scelgono il posto di lavoro anche sulla base dei servizi di welfare aziendale

Una recente ricerca ha evidenziato che in Italia otto lavoratori su dieci scelgono il posto di lavoro anche sulla base dei servizi di welfare aziendale. Scopri il metodo Tantosvago – GOWelfare per trattenere talenti e attrarne di nuovi

In Italia 8 lavoratori su 10 scelgono il posto di lavoro anche sulla base dei servizi di welfare aziendale offerti e ben 9 dipendenti su 10, tra coloro che non ne usufruiscono, vorrebbero invece farne parte. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca “Il Welfare di Domani” condotta da Nomisma, i quali evidenziano come ad oggi sia sempre più strategico il ruolo del Welfare aziendale quale componente di un pacchetto retributivo, non solo per accrescere il benessere sociale del lavoratore e della sua famiglia, ma anche a trattenere i talenti e attrarne di nuovi. 

Proprio su questo campo che si sta combattendo la sfida che sta interessando il mondo del lavoro italiano, il quale storicamente si deve confrontare con quello straniero, spesse volte più attrattivo non solo dal punto di vista del compenso, ma anche di servizi che lo stesso lavoratore riceve.

I vantaggi di un pacchetto di welfare aziendale, però, non sono solo dalla parte del dipendente, ma anche delle stesse società. Infatti, l’aspetto che ha favorito l’espandersi del mercato del welfare aziendale è sicuramente la convenienza fiscale per gli attori in gioco, dipendenti ed aziende, nonostante abbia ancora ampi spazi di crescita. 

È possibile che ancora molti dipendenti, anche in aree decisionali, identificano il welfare aziendale solo con buoni acquisto o buoni benzina? E che altri ancora arrivino ad includere la palestra? – questo quanto si chiede Matteo Romano, CEO e founder di Tantosvago, tra le principali aziende italiane nella fornitura di servizi ai welfare provider. Va creata la cultura attorno al Piano Welfare con l’illustrazione di tutte le proposte fruibili collegate ad esso attraverso una piattaforma, per aiutare i beneficiari a convertire, aggiunge, ed è su questo che stiamo lavorando, come Tantosvago, forti anche dell’interesse che la ricerca Nomisma ha evidenziato tra gli oltre 5 milioni di dipendenti italiani. 

Valorizzare il ruolo del dipendente passa anche dalla serie di servizi e prodotti che esso stesso può scegliere attraverso un catalogo sempre più ampio, attraente, facile da fruire basato su soluzioni tecnologiche innovative. Dalla possibilità di fare un corso di guida per la Patente, all’abbonamento in palestra ad un viaggio con la famiglia, un weekend o un corso di cucina, la babysitter, la badante, ma anche degustazioni , escursioni, abbonamento a riviste, piscina, musei, teatri, crociere, terme, skipass,  rette scolastiche, spese mediche, e soluzioni digitali molto accattivanti e in versione mobile APP anche per gli acquisti di beni.  I dipendenti a quel punto si trasformano in consumatori che usufruiscono di un credito speciale concesso dall’azienda che vogliono vedere sul sito e-commerce dei servizi welfare la presenza dei loro marchi preferiti come Virgin Active, Booking.com, Gattinoni, MSC, QC Terme, CarSchoolBox, Uci Cinema solo per citarne alcuni. 

E non solo, perché attraverso il nostro progetto GOWelfare, spiega Matteo Romano, si valorizzano anche i piccoli commercianti mettendo così in moto una vera rete di economia circolare a favore della comunità in cui il dipendente vive e lavora.  Attraverso un piano di welfare aziendale si aumenta il livello di soddisfazione del dipendente e in contemporanea si rallenta il turn-over e diminuisce la forza attrattiva che le aziende estere hanno nei confronti delle nostre migliori risorse. Sostenere il comparto lavorativo italiano significa quindi valorizzarlo attraverso piani di welfare aziendale adeguati e in linea con le esigenze che i lavoratori, e le loro famiglie, hanno oggigiorno.