Midnight in Crecchio

Da una pellicola cinematografica ad un racconto sulle tradizioni ed il folclore di uno dei borghi più belli dell’entroterra abruzzese: la Crecchio bizantina.

Dalla pellicola “Midnight in Paris” di Woody Allen all’articolo su una Crecchio folcloristica che fa sognare l’entroterra abruzzese.

L’ultima domenica di agosto Crecchio si riveste a festa a memoria di Santa Elisabetta e Paolino ed Adele non hanno opzioni alternative su come trascorrere la giornata. Così è e così sarà. Gli inni alla santa riecheggiano nella folla, la sfilata dei paesani ripercorre ritmata le mura di cinta e si appresta ad abbracciare il borgo. Presso la Chiesa circondata dal verde parco i più piccoli si rincorrono e giocano con le lucertole, mentre la discesa verso le mura della roccaforte procede e si arresta qualche istante per confortare il cuore degli ospiti di un residence per anziani, e subito dopo taglia il cordone dorato che decora l’ ingresso al cuore di Crecchio.

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Fonte: Abruzzo Città

Ai fianchi case, muri e mattoni d’epoca bizantina, ultimi baluardi di un fiorente passato regale. La piazza rossa è ricolma di bancarelle, cittadini che preparano pallotte cac e ov , soffioni, pizzelle e limonate, e spuntisti che stuzzicano i palati dei piccoli con zucchero filato e leccornie varie.   Finalmente Paolino ed Adele possono uscire dalle righe dei fedeli e riempirsi le tasche di caramelle ed andarle a sgranocchiare soli a riparo dagli sguardi, sotto le luci compiacenti del castello e sedersi a mangiarle, o buttarle giù dalle mura, verso i cittadini che sostano presso le bancarelle. A Paolino ed Adele piace combinare qualche marachella ai vecchi del paese. Solo il giorno precedente ne avevano combinata una grossa: erano al parco dei mulini, appena fuori le cinta di mura, e giocavano a nascondino tra i mulini ad acqua e la flora, quando furono distratti dall’odore di tarallucci al vino che si emanava dalla locanda del parco.

L’audacia giovanile stava avendo la meglio durante la fuga dei due ladri di tarallucci rincorsi da Aurelio il proprietario, ma si sa che per quanto il giovane corra meglio dell’anziano, quest’ultimo conosce la strada: ed è così che in un baleno Adele e Paolino finirono al tommolo nella piazza del paese, proprio sotto il castello, sotto i rimproveri ed anche qualche sorriso dei compaesani. “Aah quanto è bella Crecchio! Vorrei giocare ad essere un bambino dispettoso nella Crecchio medievale per tutta l’estate” dice Paolino. Ed Adele risponde con un sorriso malizioso “Ogni estate Crecchio ripiomba nell’Alto Medioevo, ospita migliaia di viandanti, li ammalia, li inebria e li fa innamorare. Torneremo anche l’estate prossima e allora giocheremo ad essere il re e la regina del castello del paese che è stato capitale d’Italia per un giorno!”